La tassazione dei contenitori per bevande è sempre stata presente in Belgio, a partire dal 1993 (Ecotax-law).
Altamente contestata dai produttori esteri, l’ecotassa ha avuto alterne vicende, per poi approdare alla versione vigente dall’aprile 2007.
La tassa colpisce praticamente tutte le tipologie di prodotti: birre, vini e alcool, acque minerali, soft drink, succhi di frutta e verdura. Solo il latte è stato escluso in quanto considerato una bevanda ma un prodotto alimentare.
La tassa colpisce sia i contenitori non refillable che i refillable. Si ipotizza che i refillable siano riutilizzati in media sette volte e dunque sono soggetti a un settimo della tassazione dei refillable.
Gli importi sono:
• non refillable: 9,86 euro ogni 100 litri,
• refillable: 1,41 euro ogni 100 litri.
Alcuni grandi produttori di acqua minerale hanno contestato la nuova tassa, sostenendo che non vi è alcuna giustificazione scientifica per la scelta di un rapporto di 7:1 tra l’impatto di un contenitore per bevande refillable o non refillable. Ciò nonostante, il 13 marzo 2008 la Corte costituzionale belga ha stabilito che la preferenza dei refillables è ribadita dalla stessa Direttiva Packaging.
Sempre la Ecotax law prevede il pagamento di una ecotassa sui contenitori di alcune tipologie di prodotti chimici, se "di uso professionale", cioè superiori a certe capienze.
Secondo i diversi formati dei contenitori, l’importo va da euro 0,619 a euro 12,394 a unità.
Sono però esentati tutti gli imballaggi gestiti da un sistema che possa provare il loro avvio a recupero.
Nel 2007 è stata introdotta una tassa sui sacchetti di plastica, sulla pellicola trasparente, sui fogli di alluminio e sulle stoviglie monouso.
L’imposta è espressa in euro per tonnellata:
| Euro/t | |
Sacchetti di plastica | 3.000 | |
Pellicola trasparente | 2.700 | |
Foglidi alluminio | 4.500 | |
Stoviglie monouso | 3.600 |