Focus bioplastiche
Finlandia
L’impatto degli shopper sui cambiamenti climatici
In Finlandia vengono vendute ogni anno quasi 300 milioni di borse per la spesa, la maggior parte delle quali sono sacchetti di plastica. Uno studio condotto nel 2009 dall’Istituto per l’ambiente (SYKE) e dall'Università di Tecnologia di Lappeenranta non ha trovato prove evidenti a sostegno di una politica ambientale che miri alla riduzione della produzione e dell’uso degli shopper in plastica.
Lo studio è stato finanziato per la gran parte da Tekes, la principale organizzazione pubblica finlandese che finanzia la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione. I ricercatori hanno ricevuto anche un supporto pratico e finanziario dai produttori di sacchetti di plastica.
Lo studio si è concentrato sull’analisi del ciclo di vita (LCA) dei sacchetti, mettendo a confronto le emissioni di gas serra di diversi shopper: di plastica, di cotone, di plastica riciclata, di carta, di plastica biodegradabile.
In termini di emissioni di gas serra, il cotone riesce a tenere il confronto con la plastica solo se i sacchetti di stoffa vengono riutilizzati davvero molte volte. La ricerca, infatti, ha evidenziato che la produzione del cotone implica un grande utilizzo di acqua e di energia, e dunque emissioni molto elevate. Lo studio ha dunque, concluso che le borse per la spesa riutilizzabili dovrebbero essere prodotte con un materiale diverso dal cotone
È stato invece difficile stabilire se i sacchetti di carta diano prestazioni migliori in termini di emissioni di gas serra rispetto ai sacchetti di plastica. Le variabili in gioco sono molte e difficilmente comparabili. In ogni caso, pare che l’utilizzo dei sacchetti di carta sia da preferire ai sacchetti di plastica solo se i primi sono avviati a riciclo in alte percentuali.
L’LCA dei sacchetti in plastica biodegradabile è risltato invece quello a maggior impatto sui cambiamenti climatici. Infatti, le sostanze utilizzate per aumentarne la resistenza sono comunque di origine fossile: quando il sacchetto si decompone, queste sostanze vengono rilasciate nell’ambiente, contribuendo in maniera considerevole alle emissioni di gas serra.
I sacchetti biodegradabili migliorano la loro performance solo se sono inceneriti per produrre energia in sostituzione di fonti fossili o se utilizzati per la produzione di biogas.
Lo studio ha inoltre rilevato che l’impatto sul clima dei sacchetti di plastica è minore rispetto agli altri sacchetti e può essere migliorato se vengono utilizzati in modo più efficiente, per esempio riutilizzandoli più volte.
In conclusione, secondo questo studio, gli shopper che hanno il minor impatto sul clima sono quelli fabbricati con plastica riciclata.