Storicamente le raccolte dei rifiuti di imballaggio domestici sono state effettuate da una molteplicità di interpreti che finora hanno interagito scarsamente. Da un lato sono sempre esistiti sistemi di raccolta per gli imballaggi riutilizzabili (vetro, metalli, contenitori per bevande) che come tali non sono considerati rifiuti e costituiscono sistemi del tutto autonomi, gestiti direttamente da alcune Producer Organisation.
Dall’altro lato esistono sistemi di raccolta di particolari rifiuti di imballaggio molto specializzati (cartoni per latte e succhi, altri imballaggi poliaccoppiati, scatole in cartone) e anche questi vengono attuati direttamente dalle Producer Organisation implicate, senza alcun coinvolgimento delle Autorità Locali.
Inoltre, i contenitori per bevande son sottoposti a deposito obbligatorio, e trovano altri canali di raccolte.
In pratica la competenza è delle Autorità Locali (Contee) si è sempre limitata alle raccolte residuali di carta, vetro e metalli.
Dopo un lungo periodo in cui il Paese ha faticato molto a raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti dalle direttive europee, è diventata evidente la necessità di incrementare le raccolte differenziate, facendo leva sulla responsabilità dei produttori, finora limitata al recupero e riciclo del 61% dell’immesso al consumo.
La legge sui rifiuti (Waste Act 646/2011), entrata in vigore il 1° maggio 2012 prevede appunto l’ allargamento della responsabilità dei Produttori, obbligandoli a farsi carico completamente delle raccolte degli imballaggi domestici. Il decreto attuativo sugli imballaggi (Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014) del luglio del 2014 detta le disposizioni per la raccolta.
Secondo quanto stabilito dal decreto, a partire dal 1°gennaio 2016, i produttori sono tenuti a predisporre punti di raccolta facilmente accessibili e organizzati in modo da consentire che i prodotti o le parti di prodotto riutilizzabili possano essere separati.
Il numero di punti di raccolta necessari sul territorio comunale deve essere determinato tenendo conto:
• della quantità e del tipo di rifiuti da imballaggio che si stima siano prodotti nella zona interessata
• dell'impatto ambientale e del costo di raccolta e trasporto.