Il problema che la Finlandia ha dovuto affrontare come priorità negli anni passati è quello del raggiungimento degli obiettivi. Infatti due elementi hanno messo in difficoltà il sistema:
• la responsabilità solo parziale dei produttori, che ha lasciato alle Autorità locali gran parte del carico dei flussi degli imballaggi domestici, con il conseguente scarso sviluppo delle raccolte differenziate;
• lo storico ricorso del paese al riuso, che riduce proporzionalmente le quantità di imballaggi computate ai fini dei risultati di recupero e riciclo.
Per risolvere questi problemi, il Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014, ha ampliato la responsabilità dei produttori, obbligandoli a farsi carico interamente delle raccolte degli imballaggi domestici e a rispettare nuovi obiettivi di riuso e riciclo.
Il Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014 ha stabilito che i produttori di imballaggi e le organizzazioni che gestiscono i sistemi di deposito e riutilizzo dei contenitori per bevande devono garantire, entro il 2020, il raggiungimento su base annuale dei seguenti obiettivi:
• il 90% degli imballaggi immessi sul mercato deve essere riutilizzato o riciclato;
• almeno il 65% del totale degli imballaggi immessi sul mercato (compresi i contenitori riutilizzabili) deve essere riciclato,
• almeno 5% di riciclo in più rispetto alle percentuali ottenute nel 2012 per metalli, carta e legno;
• almeno 10% di riciclo in più rispetto alle percentuali ottenute nel 2012 per il vetro,
• almeno 20% di riciclo in più rispetto alle percentuali ottenute nel 2012 per la plastica.
Gli obiettivi specifici di riciclo per materiale che ogni produttore deve rispettare dal 1° gennaio 2016 e dal 1° gennaio 2020 sono i seguenti:
dal 2016 | dal 2020 | |
Carta e cartone | 80% | - |
Vetro (esclusi contenitori bevande con deposito) | 27% | 40% |
Metallo | 75% | 80% |
Plastica (esclusi contenitori bevande con deposito) | 16% | 22% |
Legno | 17% | - |
Totale | - | 65% |
>> Consulta il Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014 (in inglese).