Le norme europee sulla gestione degli imballaggi sono state recepite in Finlandia dalla Council of State decision on packaging and packaging waste 962/1997, e in seguito modificate dal Council of State decree 987/2004 e dal Council of State decree 817/2005.
Tuttavia, le norme specifiche per il raggiungimento degli obiettivi e per la gestione del sistema sono rimaste a lungo incomplete. Solo con le norme introdotte nel 2004 è intervenuta la prima normativa regolatoria delle responsabilità dei Produttori.
Successivamente, nel giugno 2011 il Parlamento ha dato il via libera ad un decreto sui rifiuti (Waste act 646/2011) che ha ampliato la responsabilità dei produttori, obbligandoli a farsi carico interamente delle raccolte degli imballaggi domestici, e non solo del 61%, come accaduto fino ad allora.
In attuazione del Waste Act, è stato emanato il Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014. Entrato in vigore il 10 luglio 2014, ha abrogato la Council of State decision on packaging and packaging waste 962/1997.
La normativa finlandese configura un sistema duale, che si è finora basato essenzialmente sul recupero e riciclo degli industriali /commerciali. Le vere protagoniste sono finora state le Producer Organisation, che gestiscono il recupero e il riciclaggio degli imballaggi loro affidati e sono state prioritariamente responsabili del raggiungimento degli obiettivi.
Il sistema è basato su una formula che si riferisce più alle merceologie che ai singoli materiali e ciascuna merceologia si organizza autonomamente all’interno della propria specifica filiera di settore.
Le Producer Organisation sono rappresentate dal Compliance Scheme RINKI, che ha esclusivamente funzioni amministrative, informative e di coordinamento, senza alcuna responsabilità diretta di gestione. RINKI raccoglie dai soggetti obbligati i “contributi di recupero” e li ritrasmette alla Producer Organisation di competenza. I contributi ambientali finanziano le raccolte, il recupero e il riciclo.
Il Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014 ha stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2016, i Soggetti responsabili dovranno fornire una nuova rete nazionale di punti di raccolta dei rifiuti di imballaggio domestico, fin'ora a carico dei Comuni. Il decreto ha stabilito un numero minimo di punti di raccolta:
• un contenitore per la raccolta di carta e cartone, vetro e metallo ogni 500 abitanti, oppure un minimo di 1.850 contenitori su tutto il territorio nazionale;
• un contenitore per la raccolta della plastica ogni 10.000 abitanti, oppure un minimo di 500 contenitori sul territorio;
• un minimo di 30 piattaforme di raccolta per ogni regione, destinate ai rifiuti domestici non residenziali
Tali obblighi potranno essere soddisfatti attraverso un'organizzazione di recupero autorizzata.
Il decreto impegna i produttori anche a rispettare nuovi obiettivi di riciclo (per maggiori informazioni vedi voce corrispondente nel menu di sinistra).
Sin dal 1998, la carta stampata è stata oggetto di norme specifiche volte ad assicurare il recupero e il riciclo. Il decreto del 1998 è stato sostituito dal decreto 528/2013, introducendo delle novità.
La responsabilità del recupero e riciclo della carta stampa è in capo ai produttori e importatori di giornali, riviste, carta da ufficio e similiri e agli importatori di carta utilizzata per produrli.
Con il decreto 528/2013 ha aggiunto ai prodotti soggetti all'obbligo le pubblicazioni pubblicitarie, i cataloghi per la vendita di prodotti per corrispondenza e le buste per l'invio di corrispondenza.
I produttori devono garantire che il 75% in peso dei prodotti di carta immessi sul mercato vengano riciclati, provvedendo ad allestire almeno un punto di raccolta in ogni Comune. Nei Comuni con più agglomerati urbani (con almeno 200 abitanti e la cui distanza tra gli edifici non supera i 200 metri), ci deve essere un punto di racconta ogni 500 abitanti.
I produttori possono adempiere agli obblighi individualmente o aderendo ad un Compliance scheme autorizzato.
Nel novembre del 2015, sono stati autorizzati due Compliance scheme per la carta:
• Suomen Keräyspaperi Tuottajayhteisö Oy
• e Suomen Keräystuote Oy.
>> Consulta il Packaging and Packaging Waste Decree 518/2014 (in inglese).