Negli anni '80 la Serbia aveva sviluppato una discreta organizzazione delle raccolte differenziate, in specie per carta, cartone e rottami in metallo.
Gli sconvolgimenti politici degli anni '90 hanno messo in crisi tutto il sistema e agli inizi degli anni 2000 la Serbia non aveva ancora un'adeguata gestione della raccolta dei rifiuti: solo circa il 65% della popolazione era raggiunta da un servizio di raccolta, che lasciava del tutto scoperte le zone rurali. E non vi era alcun metodo di trattamento diverso dal conferimento in discarica. Qualcosa è cominciato a mutare da quando la Serbia, a partire dal 2003, ha iniziato a legiferare per allinearsi alle norme Ue sulla gestione dei rifiuti.
Il settore della raccolta è stato liberalizzato nel 2005 e la maggior parte dei Comuni la affidano a operatori pubblici o finanziati con fondi privati (JKPs).
La raccolta differenziata dei rifiuti domestici stenta a decollare, perchè, a parere di molti, gli obiettivi Paese hanno tassi così bassi da essere soddisfatti concentrandosi sulla raccolta dei rifiuti da imballaggio commerciali/industriali.
Per fare un esempio, nel 2014, il 28,6% delle 102.673 tonnellate di rifiuti di imballaggi recuperati proveniva da rifiuti urbani e il 71,4% dal settore industriale/commerciale.
In questi ultimi anni, la maggior parte delle organizzazioni di gestione dei rifiuti autorizzate si sono, infatti, concentrate sulla raccolta dei rifiuti di imballaggio commerciali e industriali la cui raccolta è più semplice e conveniente. La competizione sui prezzi dei fee è accanita e tendente al ribasso. In questo modo, il sistema non riesce a reperire sufficienti fondi per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio domestici.
Sekopak, il Compliance scheme che più di altri si occupa della gestione dei rifiuti di imballaggio domestici, sta facendo azione di lobby presso il Governo per ottenere condizioni per le autorizzazioni dei Compliance scheme più restrittive e per imporre ai Comuni specifici obiettivi di raccolta differenziata.
Nel 2015 è stato predisposto uno schema di decreto di modifica della legge sulla gestione dei rifiuti che chiede ai Comuni di istituire la raccolta differenziata dei rifiuti domestici entro tre anni.
Inoltre Il Ministero dell'ambiente intende adottare un piano di completa attuazione della direttiva sugli imballaggi nel 2016, attraverso:
• l'isituzione di un sistema di raccolta e trattamento di rifiuti di imballaggio;
• un sistema di monitoraggio più efficace sui dati relativi agli imballaggi immessi sul mercato, prodotti, raccolti, riutilizzati e riciclati;
• prevedere maggiori risorse economiche per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo;
• introdurre la raccolta differenziata in 17 comuni;
• e organizzare una campagna di sensibilizzazione su raccolta differenziata e riciclo.