La Serbia ha chiesto di aderire all'Unione europea fin dal 2003 e ha ottenuto lo stato di "potenziale candidato" nel 2012. Qualche passo avanti nelle negoziazioni è stato compiuto nel 2013, con l'entrata in vigore dell'accordo di stabilizzazione e associazione (Stabilisation and Association Agreement). Nel 2014 sono, invece, iniziati i negoziati di adesione.
La Serbia ha iniziato a legiferare per allinearsi alle norme Ue sulla gestione dei rifiuti a partire dal 2003: l'anno successivo è stata adottata una legge sulla protezione ambientale (modificata nel 2010, si attende ora un'altra modifica: una proposta di modifica è stata pubblicata, infatti, nel 2015). Nel 2008 è stata adottata una legge sulla gestione dei rifiuti e nel 2009 una legge sulla gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.
Il settore della gestione dei rifiuti è stato liberalizzato nel 2005.
La Law on Packaging and Packaging Waste del 2009 pone la responsabilità della gestione dei rifiuti di imballaggio (sia industriali/commerciali che domestici) in capo ai Packer/fillers, ai Produttori di imballaggi e agli Importatori di imballaggi. Essi devono garantire la raccolta e il riciclo dei rifiuti di imballaggio provenienti sia da nuclei domestici che dalle imprese end user.
Per adempiere ai propri obblighi, i soggetti responsabili possono scegliere se aderire a un Compliance scheme autorizzato, optare per la self-compliance o pagare la tassa sulla gestione dei rifiuti.
Operativa dal 2010, la tassa si applica ai soggetti obbligati in base al tipo, la quantità, la composizione e il materiale di cui è composto l'imballaggio. Ne sono esentati i soggetti che aderiscono ad una organizzazione di recupero approvata o hanno l’autorizzazione ad agire come self complier, a patto che raggiungono gli obiettivi di recupero e riciclo stabiliti per legge.
Per operare sul territorio serbo, le Organizzazioni di recupero e i self complier devono registrarsi presso il Ministero dell'ambiente e ricevere approvazione.
Il Ministero dell'ambiente intende adottare un piano di completa attuazione della direttiva sugli imballaggi nel 2016, attraverso:
• l'isituzione di un sistema di raccolta e trattamento di rifiuti di imballaggio;
• un sistema di monitoraggio più efficace sui dati relativi agli imballaggi immessi sul mercato, prodotti, raccolti, riutilizzati e riciclati;
• prevedere maggiori risorse economiche per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo;
• introdurre la raccolta differenziata in 17 comuni;
• e organizzare una campagna di sensibilizzazione su raccolta differenziata e riciclo.
Il piano mira a raggiungere il 55% di tasso di riciclo e il 60% di tasso di recupero dei rifiuti di imballaggio entro il 2025; e il 50% di riciclo dei rifiuti domestici entro il 2030.