Il punto da cui partire è certamente uno: a livello europeo il settore degli imballaggi è universalmente riconosciuto come settore dove la responsabilità allargata del produttore è stata soddisfacentemente implementata.
Tra i limiti e le differenziazioni di queste EPR ci sono alcuni elementi ricorrenti e alcuni elementi che invece sfuggono ad una prima analisi.
Tutti i sistemi degli imballaggi europei sono basati:
• sulla ripresa del prodotto post consumo
• sulla obbligatorietà dei target di riciclo e recupero.
• sulla necessità di informazione di accompagnamento al prodotto
Sono invece lasciate alle decisioni dei Paesi:
• le modalità di modello economico
• le modalità di operatività
• la suddivisione dei costi tra attori diversi
Come ricorda l’OCSE, quando l’EPR è implementata attraverso target di riciclo e recupero, è sottinteso che le percentuali escluse sono già al di fuori della responsabilità dei produttori. L’OCSE stessa porta l’esempio della plastica:
“Infatti, se l’obiettivo prevede il riciclaggio del 35% degli imballaggi in plastica immessi sul mercato, il 65% dei rifiuti saranno smaltiti in modo illegale o nei rifiuti urbani misti.”
I fee dovrebbero corrispondere al costo di gestione del rifiuto di imballaggio, cioè al costo del fine vita del prodotto imballaggio, al netto dei ricavi della vendita dei materiali.
Come sottolinea l’Ocse - e come vorrebbe l’Europa - ogni fee dovrebbe riflettere l’esatto costo della gestione dello specifico rifiuto cui si riferisce.
L’Europa non ha mai stabilito regole precise rispetto alla definizione di costo pieno in regime di EPR. Ogni Paese e ogni PRO segue regole proprie.
NB: nelle proposte di direttiva Circular Economy, l’allegato VII sui requisiti minimi EPR chiede che tali costi “siano calcolati in funzione del costo effettivo della gestione del fine vita dei singoli prodotti immessi nel mercato unionale rientranti nel regime di responsabilità…” e sia garantita “la trasparenza dei regimi in termini di contributi versati dai produttori".
Inoltre, i Paesi devono assicurare che “i contributi finanziari a favore dei regimi di responsabilità estesa del produttore … coprano la totalità dei costi di gestione dei rifiuti, ivi compresi quelli inerenti alla raccolta differenziata e al trattamento”.
I depositi obbligatori sui contenitori di bevande sono interpretabili come una tassa imposta ai consumatori finali, cui corrisponde alla riconsegna un rimborso (definibile anche come incentivo al riciclo).
Grazie a questa anticipazione viene finanziata la catena della raccolta e avvio a riciclo.
L’ente compensatore di questa catena può essere un soggetto pubblico oppure una emanazione delle organizzazioni dei produttori. E spesso, pur essendo operazioni finanziate dai consumatori, i materiali gestiti sono di proprietà dei produttori.
Le differenze più evidenti tra gli EPR imballaggi dei vari Stati europei risiede nella ripartizione degli oneri economici. O meglio: le metodologie di organizzazione, controllo, e pubblicità dei dati sono così diversificati tra Paese e Paese da rendere praticamente impossibile un paragone tra le prestazioni dei diversi sistemi.
È possibile solo una schematizzazione teorica, che esamina le fasi della gestione dei rifiuti d’imballaggio in riferimento agli attori che ne sopportano i costi.
NB: viene qui data per scontata la suddivisione in Sistemi duali, Sistemi a centralità delle Autorità locali, Sistemi misti, che è stata oggetto di numerosi approfondimenti.
Duali con depositi obbligatori | Duali senza depositi obbligatori |
Austra | Belgio |
Finlandia | Irlanda |
Germania | Regno Unito |
Estonia (sistema duale ibrido) | |
Svezia |
Francia | Proprietà dei materiali delle Autorità locali: delta costo + ricavo vendita dei materiali. I Comuni hanno a disposizioni tre opzioni per la vendita dei materiali. |
Grecia | Proprietà dei materiali delle Autorità locali. Posso aderire agli accordi con Ecoembes, che riconosce il delta costo. La proprietà dei materiali passa al Compliance scheme.I Comuni possono anche non aderire a questi accordi e procedere autonomamente alle raccolte e all’avvio a recupero, gestendo direttamente la vendita dei materiali ai riciclatori/recuperatori. |
Portogallo | Le Autorità locali sono responsabili della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio domestici e assimilati. Sociedade Ponto Verde riconosce la differenza il delta costo. La proprietà dei materiali passa al Compliance scheme: i corrispettivi sono, infatti, periodicamente aggiornati in relazione alle variazioni dei costi e dei prezzi di mercato dei materiali e variano anche a seconda dei quantitativi annui recuperati per abitante. |
Spagna | La legge attribuisce alle Autorità Locali la responsabilità delle raccolte e stabilisce che vengano sottoscritti accordi tra l’Organizzazione delle Autorità Locali (OTA) e il Sistema di gestione approvato. Gli accordi prevedono il riconoscimento ai Comuni del delta costo e la proprietà dei materiali passa al Compliance scheme. |
Bulgaria |
Croazia |
Lettonia |
Paesi Bassi |
Polonia |
Romania |
Slovacchia |
Slovenia |