Fino all’ingresso in Europa la Romania basava la distribuzione dei propri prodotti alimentari – soprattutto bevande – principalmente sugli imballaggi riutilizzabili.
Con l’applicazione delle norme europee, agli operatori economici è stato richiesto di garantire una migliore tracciabilità del sistema di riutilizzo, attraverso l’organizzazione di un adeguato sistema di restituzione. Gli operatori sono comunque tenuti solo alla ripresa dei propri imballaggi, opportunamente etichettati.
L’uscita di produzione di imballaggi riutilizzabili considerati obsoleti deve essere comunicata dai Filler sia ai commercianti che ai consumatori, con almeno sei mesi di anticipo, per provvedere alla loro raccolta nei sei mesi successivi alla sostituzione.
Anche la Romania, come tutti i paesi dell’est Europa si è trovata a gestire una situazione di grande difficoltà per l’invasione dei prodotti d’importazione con imballaggi one-way.
Nell’autunno del 2008, uno dei rami del Parlamento ha proposto l’introduzione del deposito obbligatorio per i contenitori di bevande, che tuttavia non è stata approvata.
Il settore delle bevande sta finanziando centri di raccolta aggiuntivi per il PET e lattine, ma attualmente (2012) non vi è alcuna discussione in atto sull'introduzione di sistemi di deposito.