La Grecia ha impiegato molto tempo ad adeguarsi alle prescrizioni dell’ordinamento comunitario, a causa della sua particolare situazione territoriale – caratterizzata da un gran numero di piccole isole – e alla conseguente difficoltà del meccanismo di raccolta dei rifiuti di imballaggio.
Con la Legge n. 2939/2001, entrata in vigore nell’aprile 2002, è stata recepita la prima Direttiva imballaggi (94/62/CE). Non è stata invece ancora recepita la seconda Direttiva (2004/12/CE), in quanto la Grecia (come l’Irlanda e il Portogallo) ha ottenuto una deroga rispetto al raggiungimento degli obiettivi.
Tuttavia, con la Decisione Interministeriale n. 9268/469/07 sono stati fissati nuovi obiettivi di riciclo in linea con la Direttiva 2004/12/Ce.
Secondo la normativa nazionale, i soggetti responsabili lungo tutta la filiera, dai fornitori di materiali di imballaggio ai distributori, devono organizzare “forme alternative di gestione” dei rifiuti di imballaggio, collettive o individuali (la locuzione “forme alternative” si riferisce a tutte le attività diverse dallo smaltimento tradizionale e, quindi, a quelle volte al riuso, al riciclaggio o al recupero energetico). La legge si applica ai rifiuti di imballaggio di ogni fonte (domestica, industriale, commerciale, dei servizi) e ad altri prodotti (pneumatici, apparecchiature elettriche, batterie, mobili, ecc.).
Con la Legge 4042/2011, entrata in vigore a marzo del 2012, la Grecia ha recepito la direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE), introducendo una tassa per chi conferisce i rifiuti nelle discariche (35 euro a tonnellata per il 2014, che aumenterà di 5 euro ogni anno, fino alla soglia di 60). I rifiuti conferiti in discarica a valle delle raccolte differenziate sono esentati.
La medisima Legge ha modificato il nome della National Organisation for the Alternative Management of Packaging and Other Waste (NOAMPOW) in Hellenic Recycling Agency - EOAN e incremento dei membri da 9 a 11.
Il punto di raccordo per la concertazione delle soluzioni operative e per la certificazione dei meccanismi di gestione autorizzati è la Hellenic Recycling Agency - EOAN (ex NOAMPOW), che agisce sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente ed è responsabile per la progettazione e l'attuazione di programmi nazionali, che includono:
• misure volte a promuovere sistemi di riutilizzo e l'utilizzo di materiali riciclati nella fabbricazione di nuovi prodotti;
• misure di raccolta differenziata alla fonte;
• misure per conseguire gli obiettivi nazionali;
• linee guida per l'organizzazione dei sistemi di raccolta, riciclo e recupero;
• norme per la concessione dell'autorizzazione ai sistemi di gestione dei rifiuti di imballaggio;
• sensibilizzazione e sistemi di informazione per i consumatori.
Nell'autunno del 2014, il Ministero dell'Ambiente ha aperto una consultazione pubblica su un progetto di legge volta a aumentare il tasso di riciclo e a migliorare le modalità di raccolta dei rifiuti. La consultazione si è conclusa il 26 novembre 2014, ma è stata presa alcuna ulteriore azione in merito.
Con la decisione n. 54461/1779 / E.103 del 2 ottobre 2013, è stato recepito l'Allegato 1 imballaggi/non-imballaggi alla direttiva 2013/2 /Ue.
Il piano di gestione dei rifiuti Nazionale 2014-2020 è stato approvato con la decisione n. 49 del 15 dicembre 2015. Il governo ha affermato che il piano rappresenta una "percezione politica radicalmente diversa' della gestione dei rifiuti. Il piano, infatti, prevede un modello di gestione dei rifiuti alternativo, caratterizzato da un aumento qualitativo e quantitativo del, un focus sulla separazione dei rifiuti alla fonte, la raccolta differenziata, impianti di trasformazione, il conivolgimento della società civile e il consolidamento della gestione pubblica dei rifiuti. Gli obiettivi più significativi relativi alla gestione dei rifiuti di imballaggio previsto dal Piano sono:
• entro il 2020, l'introduzione a livello nazionale della raccolta differenziata di vetro, carta, metalli e plastica;
• prevedere almeno un centro di raccolta (Green point) per ogni Comune con 2000 o più abitanti;
• vietare o limitare l'uso di imballaggi di materiali che ostacolano il recupero e promuovere l'uso di imballaggi riutilizzabili e più facilmente riciclabili;
• nuovi obiettivi di riciclo (vedi voce corrispondente nel menu di sinistra);
• la lotta contro il free-riding, attraverso controlli incrociati tra i registi dei produttori e i registri delle imprese;
• rafforzare la rete di raccolta differenziata per la carta stampata, imponendo che venga raccolta insieme alla carta dei rifiuti di imballaggio (non è stata previsto nessuno obbligo per i produttori di carta stampata e l'industria del packaging ha espresso molta preoccupazione riguardo al fatto che i produttori di carta stampati beneficieranno gratuitamente di un sistema al quale non contribuiscono).