Il sistema svedese prevede che i Produttori – intesi in senso ampio, e cioè tutta la filiera dei Packer/filler, Importatori, Distributori – debbano provvedere “in solido” alla raccolta degli imballaggi immessi sul mercato, siano essi destinati al consumo familiare o al settore commerciale e industriale.
I Produttori risultano quindi direttamente responsabili del conseguimento degli obiettivi di riciclaggio, riuso e “trattamento ambientalmente idoneo” degli imballaggi raccolti, e di tutti i costi inerenti, raccolte comprese.
Fino al 1° novembre 2014, data di entrata in vigore dell' Ordinance on producer responsibility for packaging (SFS 2014:1073), il sistema svedese non prevedeva la possibilità, per le imprese, di cedere i propri obblighi a un Compliance Scheme.
L'Ordinance on producer responsibility del 2014, nel costituire una nuova entità cui delegare gli obblighi, la definisce Collection System autorizzato, ponendo cioè l'accento sull'autorizzazione alle raccolte, anziché sul recupero/ riciclo (che d'altronde ne derivano direttamente). Il Compliance scheme svedese è dunque un sistema autorizzato di raccolte dei rifiuti di imballaggio.
I soggetti responsabili e le loro organizzazioni devono comunque cooperare con le autorità locali nell'organizzazione dei sistemi di raccolta.
I soggetti obbligati alla gestione dei rifiuti di imballaggio hanno l'obbligo di registrarsi presso l'Agenzia svedese per la protezione dell'ambiente (EPA) e fornire informazioni su come intendono soddisfare il loro obbligo. Il costo di registrazione ammonta a 550 corono svedesi anno.
Dal 1° gennaio 2022, i produttori di imballaggi dovranno fornire resoconti all'EPA entro e non oltre il 31 marzo di ogni anno sulla quantità di imballaggi immessi sul mercato svedese durante il precedente anno solare.
Secondo quanto disposto dall'Ordinance on Producers’ Responsibility for Packaging (SFS 2018:1462), i produttori responsabili della gestione deveno garantire che gli imballaggi