La Packaging and Packaging Waste Law stabilisce che i sistemi collettivi non devono essere a scopo di lucro e devono impiegare almeno il 3% dei loro fatturato per campagne di sensibilizzazione rivolte a cittadini e amministrazioni pubbliche.
I soggetti che si associano a un sistema collettivo non possono operare come aziende di gestione dei rifiuti o avere quote di partecipazione in questo tipo di società.
Un emendamento emanato nel gennaio 2012 ha inoltre stabilito che dal 1° gennaio 2013:
• i sistemi collettivi non sono autorizzati a operare se il numero di associati non rappresenta almeno il 10% dei soggetti che immettono merci imballate nel mercato lituano,
• i sistemi collettivi contribuiscono ai costi della gestione dei rifiuti di imballaggio in base alla quota di mercato degli aderenti al sistema,
• i sistemi colettivi non possono avere nel proprio consiglio di amministrazla società di gestione dei rifiuti,
• i sistemi collettivi sono obbligati a concludere accordi con:
- i Comuni, per il finanziamento della raccolta dei rifiuti di imballaggio,
- operatori privati incaricati della gestione dei rifiuti di imballaggio dei flussi non domestici, secondo procedure stabilite dal ministero dell'ambiente;
- operatori privati del riciclo/recupero (o esportatori di rifiuti avviati a reciclo/recupero all'estero), secondo procedure stabilite dal ministero dell'ambiente.
Board of Control
E' richiesto, dallo stesso emendamento del gennaio 2012, che il sistema collettivo costituisca un Board of Control cui partecipino in misura pari i raccoglitori e i recuperatorii/esportatori di rifiuti. Al Board partecipa un rappresentante del Ministero dell'ambiente e dell'Associazione dei Comuni.
Nel sistema lituano operavano numerose organizzazioni dei materiali (Recovery Organization). Le organizzazioni erano arrivate ad essere circa 40, di cui solo un paio di dimensioni significative. Le norme in vigore dal 2013 (autorizzazione solo a organizzazioni che rappresentano almeno il 25% del mercato), hanno portato ad una profonda riorganizzazione del comparto. Attualmente operano sul territorio lituano solo due organizzazioni: Zaliasis taškas (ZT) e Pakuočių tvarkymo organizacija (Packaging Management Organisation, PTO).
È la principale organizzazione del Paese e quella che, date le varie funzioni cui assolve, ha maggiori elementi di somiglianza con i Compliance Scheme europei. Žaliasis taškas è stata fondata nel 2002 da 35 aziende lituane e internazionali di tutta la filiera degli imballaggi, raccolte comprese (26 Filler e Importatori, 6 Produttori di imballaggi, 3 aziende di Waste Management e riciclo).
La riforma introdotta nel 2012, che vieta ai Compliance scheme di avere nel proprio consiglio di amministrazione aziende di Waste Management, ha portato ad avere come azionisti solo packer/filler, importatori i produttori di imballaggi:
Tuttavia, ZT collabora con 44 aziende che fornisco servizi di raccolta sull'intero territorio nazionale, selezionati attraverso gare d'appalto.
Žaliasis taškas organizza, per conto dei propri associati, la raccolta, selezione, riciclo/recupero dei rifiuti di imballaggio sia primari che di trasporto (ad eccezione degli imballaggi per prodotti chimici). Dal marzo 2003 l’organizzazione ha firmato l'accordo con Pro Europe per l’utilizzo del marchio Punto Verde in Lituania. L’apposizione del Punto Verde sugli imballaggi è facoltativa.
Nel 2006 la forma giuridica è stata oggetto di un importante cambiamento: Žaliasis taškas, infatti, è stata trasformata da società a responsabilità limitata ad agenzia pubblica. Con questo mutamento si è voluto accentuare il fatto che l’organizzazione non persegue scopi di lucro, ma finalità sociali.
Žaliasis taškas si finanzia attraverso contributi per materiale e provvede a organizzare le raccolte tramite aziende specializzate e/o le municipalità.
Il contributo per materiale è calcolato in base al peso.
Euro/tonn. | ||||
2013 Fonte Žaliasis taškas | 2014 Fonte Žaliasis taškas | 2015 Fonte Žaliasis taškas | 2016 Fonte Perchards | |
Vetro | 44,02 | 55,90 | 62,00 | 61,00 |
Plastica | 23,17 | 34,75 | 55,00 | 67,00 |
PET | 57,92 | 56,48 | 62,00 | 67,00 |
Metalli | 28,38 | 37,07 | 39,00 | 62,00 |
Carta/Cartone | 15,93 | 18,83 | 25,00 | 25,00 |
Compositi (con prevalenza di carta e cartone) | 104,26 | 128,59 | 122,00 | 123,00 |
Altri compositi | 144,81 | 128,59 | 125,00 | 122.00 |
Legno | 8,69 | 5,79 | 10,00 | 16,00 |
Altro | 11,58 | 38,52 | 40,00 | 41,00 |
2015 | |||
Immesso (tonn.) | Recupero (tonn.) | Percentuali di recupero | |
Carta/Cartone | 48.235 | 38.700 | 80% |
Plastica | 30.194 | 9.811 | 32% |
PET | 6.515 | 2.271 | 35% |
Vetro | 41.921 | 29.368 | 70% |
Metalli | 8.952 | 5.644 | 63% |
Compositi (con prevalenza di carta e cartone) | 3.030 | 762 | 25% |
Altri compositi | 734 | 185 | 15% |
Legno | 62.229 | 9.439 | 15% |
Altro | 106 | 60 | 57% |
Totale | 201.915 | 96. 240 | 48% |
Fondata nel 2012, ha ottenuto la a operare come Compliance scheme nel 2013. Ha una quota del 40% del mercato si finanzia attraverso contributi per materiale.
Il contributo per materiale è calcolato in base al peso.
Euro/tonn. | ||||
2013 | 2014 | 2015 | 2016 | |
Vetro | 61,00 | 61,00 | 64,50 | 59,00 |
PET | 61,00 | 57,00 | 63,50 | 64,00 |
Plastica | 22,00 | 34,00 | 56,00 | 64,00 |
Metalli | 27,00 | 39,00 | 39,50 | 60,00 |
Carta/Cartone | 14,00 | 19,00 | 26,00 | 24,00 |
Compositi (con prevalenza di carta e cartone) | 101,00 | 127,00 | 126,00 | 199,50 |
Altri compositi | 142,00 | 133,00 | 132,00 | 122,00 |
Legno | 9,00 | 6,00 | 10,00 | 140,00 |
Altro | 13,00 | 39,00 | 42,00 | 39,00 |