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Portogallo

Quadro normativo

 

Cenni sull'evoluzione normativa

Il Decreto legge 366-A/97 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (e successive modifiche) e il Decreto attuativo n. 29-B/98 hanno posto le basi del sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio. Il Decreto legge 92/2006 ha recepito gli obiettivi indicati dalla seconda Direttiva (2004/12/CE).

 

Quadro normativo vigente


Il sistema portoghese vede implicati, con oneri diversi, tutti gli attori della filiera, dai Produttori di materiali fino ai Distributori.

La normativa, infatti, assegna un obbligo specifico a ogni soggetto obbligato: ai Packer/Filler (Utilizzatori) e agli Importatori competono essenzialmente i costi della raccolta, mentre ai produttori (di materiali e di imballaggi) sono affidate le Organizzazioni dei materiali, che fungono da Guarantor per le operazioni di recupero. I Distributori sono responsabili solo per la quota di imballaggi che immettono direttamente al consumo.

Una rilevanza particolare è riservata agli imballaggi riutilizzabili: l’ordinamento prevede infatti l’obbligo, imposto all’intera filiera, di creare un sistema di deposito e di resa.

Alle Autorità locali è riservato un ruolo centrale con la responsabilità della raccolta degli imballaggi domestici e assimilati. I Sistemi integrati rimborsano alle Autorità locali il delta costo delle raccolte differenziate.

 

Imballaggi/non imballaggi

Con il decreto legge 110/2013 state recepite le modifiche introdotte dalla Direttiva 2013/2/Ue all'Allegato I, che definisce quali prodotti siano da considerarsi imballaggio e quali no.

 

Il piano d'azione per i rifiuti urbani

Nell'ottobre del 2013, il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato un piano d'azione per i rifiuti urbani, che ha l'obiettivo di ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti del 20% e di raggiungere un tasso di raccolta differenziata (di tutti i rifiuti) pari al 53%.
Più in specifico, entro il 2020, il Portogallo mira al riciclo o alla preparazione al riutilizzo del 68% dei rifiuti, con obiettivi intermedi del 59% entro il 2016 e del 64% entro il 2018. Inoltre, ha l'obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti del 18% entro il 2020, con obiettivi intermedi del 11% entro il 2016 e 14% entro il 2018.

Per il nuovo piano d'azione il governo ha stanziato 320 milioni di euro, di cui 120 milioni destinati ad aumentare il tasso di raccolta differenziata.

In particolare, gli sforzi dovranno concentrarsi su:

• il raggiungimento dell'obiettivo nazionale di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio;

• la riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili;

• l'aumento del tasso di la raccolta di imballaggi in carta e cartone. 

 

Modiche autorizzazione Compliance scheme

Con l’Ordinance 7110/2015, il Governo ha modificato le modalità di autorizzazione per i Compliance scheme. I criteri veri e propri dovranno essere formulati con un decreto attuativo da emanarsi entro il 1° Luglio 2016. In attesa di tale approvazione, gli operatori devono richiedere l'autorizzazione come SIGRE (Sistema Integrato per la gestione dei rifiuti di imballaggio). Le autorizzazioni saranno basate su una valutazione della capacità tecnica dell'operatore di effettuare il riciclo e la disponibilità della garanzia sulla tracciabilità dei rifiuti.