Tradizionalmente la Germania (come l’Austria, la Finlandia e altre economie del nord Europa) hanno mirato a forzare, attraverso obblighi normativi e/o accordi volontari, il mantenimento di forti quote di contenitori refillable sul mercato.
Nel 2003 è stato introdotto un sistema di depositi per i contenitore di bevande non refillable. Con il Packaging Act del 2017 (entrato in vigore nel 2019), l'obbligo di deposito è stato esteso anche ai contenitori di bevande di succhi di frutta e verdura gasati.
Sono sottoposti a deposito cauzionale obbligatorio tutti i contenitori non refillable, sempreché partecipino a un sistema di raccolta e riciclo. La cauzione ammonta a 0,25 euro.
Sono esentati dall'obbligo di deposito:
• contenitori per bevande che, in modo dimostrabile, non sono destinati al consumatore finale ;
• contenitori per bevande con un volume inferiore a 0,1 litri;
• contenitori per bevande con un volume superiore a 3,0 litri;
• contenitori per bevande in cartone;
• imballaggi per bevande tubolari in polietilene;
• buste termosaldate in alluminio;
• contenitori per bevande contenenti:
Nel giugno 2005 è stata registrata la Deutsche Pfandsystem GmbH (DPG), organizzazione non-profit fondata dalle associazioni dei commercianti al dettaglio (HDE) e dall’industria alimentare (BVE), che gestisce il sistema dei depositi a livello tecnico-organizzativo su tutto il territorio nazionale. I compiti di DGP sono:
• la stipula di accordi contrattuali con tutti i partecipanti al sistema, ognuno dei quali deve registrarsi a DPG
• il controllo dei marchi
• la gestione del database centrale, base per tutte le compensazioni finanziarie
• l’approvazione della gestione dei dati e delle attrezzature di tutti i partecipanti (RVMs, stampanti per le etichette, ecc.) e controllo continuo della qualità, per garantire il buon funzionamento del sistema
• le campagne di informazione dirette ai consumatori.