Il sistema tedesco rappresenta il capostipite in Europa, e ha costituito un modello di riferimento per numerosi sistemi attualmente operanti. È stata infatti la Germania a concepire, per prima, l’idea di un sistema nazionale per la gestione degli imballaggi di provenienza domestica, governato da una struttura centrale costituita dalle imprese del settore.
La prima Packaging Ordinance, del 12 giugno 1991, stabiliva linee guida di gestione e recupero così specifiche e innovative da influenzare la stessa Direttiva Packaging del 1994.
La revisione della Packaging Ordinance del 1998, nel recepire la Direttiva Packaging, stabiliva che le imprese responsabili potessero non aderire al sistema duale autorizzato e far fronte alle proprie obbligazioni di ripresa e riciclo in modo autonomo, cioè come Self complier, anche in modo collettivo tramite un'entità terza.
La Self compliance è stata, successivamente, abolita dal V Emendamento alla Packaging Ordinance, entrato in vigore il 1° gennaio 2009.
Dopo quasi dieci anni, la Packaging Ordinance è stata abrogata e sostituita dal Packaging Act promulgato nel 2017 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2019. Molte sono state le novità introdotte, tra cui l'istituzione dell'Organo centrale per il registro degli imballaggi (Stiftung Zentrale Stelle Verpackungsregister), con sede a Osnabrück (nel land Bassa Sassonia).
Infine, nell'ottobre 2020, la Legge per l'attuazione della Direttiva quadro sui rifiuti dell'Unione europea ha apportato delle modifiche al VerpackG, per recepire quanto disposto dalle direttive europee facenti parte del cosidetto "pacchetto sull'economia circolare".
Il sistema tedesco attribuisce modalità diverse di gestione ai rifiuti di imballaggio “finali privati” e a quelli industriali / commerciali. Ai primi (categoria assai più ampia dei domestici e assimilati) è fatto obbligo di gestione attraverso sistemi autorizzati.
Secondo la norma tedesca, i consumatori finali “privati” sono le abitazioni domestiche e i seguenti “luoghi assimilati”: ristoranti, alberghi, punti di ristoro, mense, amministrazioni, caserme, ospedali, istituti scolastici, enti di beneficenza, filiali di liberi professionisti, fonti tipiche del settore culturale come cinema, opere e musei, così come il settore del tempo libero come località di villeggiatura, parchi di divertimento e stadi sportivi. E inoltre: attività agricole e artigianali (ad es, edili), i cui rifiuti da imballaggio hanno le dimensioni idonee ad essere raccolte nei normali cassonetti per rifiuti.
Più in specifico, il Packaging Act stabilisce che gli imballaggi soggetti all'obbligo di partecipazione a un sistema autorizzato sono:
• gli imballaggi di vendita contenenti merci;
• gli imballaggi secondari (o sovraimballaggi), e cioè quelli che contengono un certo numero di unità di vendita e che sono generalmente offerti al consumatore privato finale insieme alle unità di vendita o utilizzati per l'allestimento degli scaffali;
• imballaggi di servizio, e cioè gli imballaggi destinati ad essere riempiti nel punto vendita;
• gli imballaggi di trasporto per le merci vendute on line.
Sono esentati gli imballaggi di trasporto che non diventano rifiuto presso l'utente finale e gli imballaggi che partecipano a un sistema di deposito.
>> Per maggiori informazioni su cosa in Germania è considerato imballaggio e cosa non lo è, è possibile consultare il documento stilato dall'Organo centrale per il registro degli imballaggi a questo link.
Sono esentati dalla partecipazione ad un sistema gli imballaggi destinati a consumatori finali privati che diventano rifiuti in particolari siti (hotel, ospedali, siti culturali e sportivi, industria, ecc.) per è prevista la cosiddetta Branch solution (soluzione settoriale). Tale soluzione prevede la possibilità per i produttori di adempiere all'obbligo di gestione in maniera autonoma, secondo le regole stabilite dall'articolo 8 del Packaging Act.
Per raggiungere gli obiettivi quantitativi e qualitativi imposti dal Packaging Act, per contenere il fenomeno del free riding e stimolare la concorrezza, la legge tedesca ha previsto l'istituzione dell'Organo centrale per il registro degli imballaggi (Zentrale Stelle Verpackungsregister - ZSVR), un organo di controllo responsabile della piattaforma on line LUCID a cui devono registrarsi tutti i soggetti che immettono sul mercato tedesco imballaggi soggetti agli obblighi di gestione. Questo organo è stato istituito nel 2017 come fondazione no profit.
Sistemi e gestori di soluzioni settoriali (Branch solution) sono tenuti a partecipare al finanziamento in base alla rispettiva percentuale di mercato.
Tra i principali compiti del ZSVR:
• la registrazione dei produttori, la raccolta e la verifica delle comunicazioni di dati da parte dei produttori e dei sistemi,
• la verifica delle attestazioni (richieste per legge in Germania) sul flusso annuale presentate dai sistemi,
• lo sviluppo di uno standard minimo per la misurazione della capacità di riciclo degli imballaggi (d’accordo con l’Ufficio federale dell’ambiente),
• il calcolo delle percentuali di mercato per i sistemi,
• la classificazione degli imballaggi “a partecipazione obbligatoria”,
• la verifica delle Branch solution,
• l’elaborazione di linee guida di verifica.
La registrazione al portale LUCID deve essere fatta on line e personalmente dal soggetto obbligato. Non è possibile commissionarla a terzi.
Dopo la registrazione, i soggetti obbligati ricevono un codice identificatico, senza il quale non è possibile partecipare al sistema prescelto e, dunque, immettere sul mercato tedesco la merce imballata.
Dal canto loro, i sistemi devono fornire allo ZSVR informazioni sui dati di recupero e sulla modalità della raccolta differenziata, sia a livello regionale che transregionale. Inoltre, devono anche segnalare i quantitativi di imballaggi trattati.