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Focus: la proprietà dei materiali

Francia: le regole sulla proprietà dei materiali

 

In Francia, gli Enti locali sono responsabili delle operazioni di raccolta e cernita dei rifiuti di imballaggio domestici e assimilati (rifiuti industriali e commerciali in quantità inferiore ai 1.100 litri settimanali).

La legge Grenelle, in vigore dal 2009 ha molto aumentato le categorie di rifiuti da considerarsi di competenza delle raccolte delle Autorità locali e quindi ricadenti nella responsabilità dei Produttori, con ciò superando il concetto stesso di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. La legge ha anche istituito un organismo di coordinamento tra i diversi Compliance scheme e le organizzazioni di recupero, per facilitare ai cittadini e agli operatori la comprensione delle modalità di conferimento dei rifiuti, evitando istruzioni confliggenti.

 

La proprietà è dei Comuni

I materiali provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio domestici sono proprietà degli Enti locali. Oltre ai corrispettivi  che i Compliance scheme riconoscono ai Comuni per le raccolte, le Autorità locali possono quindi contare anche sui proventi della vendita di materiali.

Gli Enti locali hanno a disposizioni diverse opzioni per la vendita dei materiali, e ognuna di essa è legata ad uno specifico contratto con i Compliance Scheme.

 

Le tre opzioni di ripresa e riciclo

Nel momento stesso in cui il Comune stipula il contratto con il Compliance scheme (Eco-Emballages o Adelphe) per la raccolta differenziata, ha l'obbligo di stipulare un contratto anche per la ripresa dei cinque materiali standard provenienti dalla raccolta (alluminio, acciaio, plastica, carta/cartone e vetro). L'Ente locale ha a disposizione tre diversi opzioni.

1. Opzione filiera (Reprise option filières)

È offerta da Eco-Emballages e dalle Organizzazioi dei Materiali (Filières de Matériaux) e cioé:
- France Aluminium Recyclage (FAR) per l'alluminio,
- ArcelorMittal France per l'acciaio,
- Valorplast per la plastica,
- Revipac per carta/cartone
- e Chambre Syndicale des Verreries Mécaniques de France (CSVMF) per il vetro.

Questa opzione è resa disponibile a tutte le Amministrazioni locali a condizioni uguali in tutto il Paese, materiale per materiale e comporta il passaggio di proprietà alle Filiere dei materiali.


Fonte Cercle National du Recyclage

Legenda: PTM (Prescriptions Techniques Minimales)
AZE (Aide aux Zones Eloignées)

Il contratto stipulato tra Filiera e ente locale garantisce al Comune la garanzia di ripresa e di riciclo dei materiali. Il Comune riceve un prezzo fisso (che può essere positivo o uguale a zero) per il materiale, a condizione che soddisfi gli standard qualitativi richiesti.

Per maggiori informazioni sugli standard qualitativi dei materiali a valle della raccolta, vedi il documento "Standard par matériau".  >> Vai al documento pdf.

Le tariffe variano periodicamente in base a diversi criteri (prezzo di mercato dei materiali, costo di trasporto, costo del riciclo, ecc.). Ogni Organizzazione dei materiali stabilisce liberamente i propri prezzi, purché siano uguali per tutti i Comuni con cui stipula un contratto di ripresa.

Per maggiori informazioni riportiamo i diversi modelli di contratto per ciascuna Filiera.

>> Vai al modello di contratto opzione filiera Acciaio

>> Vai al modello di contratto opzione filiera Alluminio

>> Vai al modello di contratto opzione filiera Carta/Cartone

>> Vai al modello di contratto opzione filiera Pastica

>> Vai al modello di contratto opzione filiera Vetro

La durata del contratto di ripresa è di 6 anni. Dopo 3 anni, con un preavviso di 6 mesi, il Comune può recedere dal contratto, anche  solo rispetto ad alcuni materiali.

Questa possibilità di recesso è stata accettata a seguito del ricorso di un dealer e riciclatore di plastiche  (DKT) all’Autorità per la Concorrenza. DKT lamentava di essere escluso da una diretta contrattazione con i Comuni perché il Compliance scheme Eco Emballage offriva a Valorplast (la filiera di ripresa del materiale) condizioni diverse da quelle offerte direttamente ai Comuni. Ciò veniva ritenuto lesivo della concorrenza. L'Antitrust ha riconosciuto che le più favorevoli condizioni concesse da Valoplast difficilmente avrebbero consentito l’accesso al mercato degli operatori indipendenti, valutando contemporaneamente troppo lungo il periodo obbligatorio del contratto. Le Organizzazioni dei materiali hanno quindi introdotto la clausola di recesso sui contratti stipulati dal 2011.

2. Opzione Federazioni (Reprise option Fédérations)

A partire dal 2005, gli Enti locali possono cedere i materiali delle raccolte alle Federazioni di imprese che operano nel settore dei servizi ambientali e del riciclo, e cioè a:

• FEAD (Fédération Européenne des Activités de la Dépollution et de l’Environnement)

• FEDEREC (Fédération des Enterprises du Recyclage).

Questa opzione è disciplinata da una convenzione, stipulata dalle due Federazioni con Eco-Emballages e Adelphe, che garantisce la tracciabilità dalla raccolta al riciclo.

Le Federazioni stabiliscono i prezzi dei materiali, in base agli andamenti del mercato, mentre gli standard qualitativi e le condizioni finanziare sono concordati tra le singole imprese e l'Autorità locale.

3. Opzione individuale (Reprise option individuelle)

L'Autorità locale può scegliere di contrattare la cessione e riciclo dei propri rifiuti di imballaggio con un operatore di sua scelta. In questo caso, l'operatore si fa carico anche della garanzia di tracciabilità, presentando un certificato, firmato dal riciclatore, che conferma che il materiale è stato riciclato.

>> Vai al modello di Certificato di riciclaggio

Nota bene: I contratti di vendita dei materiali provenienti da rifiuti di imballaggi domestici non sono soggetti a obbligo di appalto da parte del Comune. L'articolo 1 del Codice degli appalti francese prevede, infatti, che: "gli appalti pubblici sono contratti a titolo oneroso, stipulati tra le amministrazioni aggiudicatrici ... e gli operatori economici, pubblici e privati, per soddisfare le esigenze delle Amministrazioni in merito a forniture o servizi". La vendita di materiali non è compresa in questi casi.

 

Le principali differenze tra le tre opzioni

La seguente tabella riassume le principali differenze tra le tre diversi opzioni di ripresa dei materiali:

 

Fonte Eco-Emballages

 

Pro e contro delle diverse opzioni

L'opzione Filiera è quella che dà più garanzie e meno rischi all'Autorità locale, soprattutto in periodi di stabilità di prezzi. Fino al 2008, infatti, era l'opzione più utilizzata: quasi al 100% dei Comuni per il vetro; al 70% per plastica e carta / cartone.

L'opzione Federazione permette ai Comuni di realizzare maggiori guadagni quando i prezzi dei materiali sono alti, ma li espone maggiori rischi (brusche discese dei prezzi, aumento del prezzo del riciclo).

Nel 2013 Eco-Emballages ha pubblicato un documento che raccoglie i dati disponibili sull'andamento dei prezzi dei materiali riconosciuti alle Autorità locali a seconda dell'opzione adottata.

 >> Vai al documento "Prix de reprise des matériaux"

L'opzione individuale è poco praticata, perchè l'obbligo di riciclo impegna troppo l'Ente locale, che deve porre molta attenzione nella definizione delle regole contrattuali. A tal proposito, Eco-Emballages pubblica un documento che riassume alcune raccomandazioni per i Comuni che optano per questa scelta. 

>> Vai al documento "Recommandations reprise option individuelle"

Destinazione dei materiali

L'impegno della Francia nel riciclo dei materiali in territorio nazionale è aumentato negli anni, fino ad arrivare ad una percentuale dell'88% nel 2012. Il 9% dei materiali raccolti è stato invece destinato ai Paesi confinanti e solo il 3% esportato in Paesi extraeuropei (Asia in particolare).
Nel 2013, la pertentuale di riciclo dei materiali in territorio nazionale è stato dell'89%, il 10% è stato destinato ai Paesi convinati e solo l'1% esportato in Asia.
Nelle tabelle le percentuali di destinazione, materiale per materiale, per il 2012 e il 2013.

 

 Fonte Eco-Emballages
 
 

Fonte Eco-Emballages