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Francia

Quadro normativo

 

Cenni sull'evoluzione normativa

I primi passi fondamentali sono stati l’entrata in vigore della legge quadro sull’ambiente (nuovo Codice Ambientale, 2009), della legge Grenelle II, specificamente dedicata ai rifiuti (2010) e della contemporanea Grenelle III che colpisce - con la Taxe générale sur les activités polluantes (TGAP) - le attività inquinanti e dunque la discarica e i rifiuti del flusso domestico che vengono avviati a incenerimento. A questi è seguita la recente Legge 2020–105, 10 febbraio 2020, sulla lotta contro lo spreco, che recepisce il Pacchetto di direttive europee sull’Economia circolare.

 

Quadro normativo vigente

 Oggi la normativa francese opera una netta distinzione tra :
• rifiuti di imballaggio di provenienza domestica – la cui responsabilità di raccolta è legalmente dei Comuni e per i quali è prevista la realizzazione di un sistema di gestione attraverso Compliance Scheme autorizzati;
• rifiuti di imballaggio di provenienza industriale e commerciale, le cui responsabilità e costi di recupero sono interamente a carico degli utilizzatori finali.

Le filiere a Responsabilità Estesa del Produttore

Le filiere definibili “a responsabilità estesa del produttore” (REP) sono dispositivi organizzativo/economici specifici per la prevenzione e la gestione dei rifiuti di alcune tipologie di prodotti. Il principio REP stabilisce che i Produttori (vedi soggetti obbligati), sono responsabili di una serie di operazioni legate alla prevenzione, alla raccolta e al riciclo dei rifiuti generati dai propri prodotti a fine vita. I Produttori hanno facoltà di adempiere autonomamente ai propri obblighi, oppure di delegare le proprie responsabilità finanziarie e organizzative a specifiche organizzazioni autorizzate.
In Francia, la scelta prevalente è quella di aderire ad  eco-organizzazioni collettive senza scopo di lucro approvate dalle autorità pubbliche.

Le filiere attualmente attive sono:
• rifiuti domestici di imballaggio,
• rifiuti di carta grafica,
• rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE),
• rifiuti di mobilio (DEA),
• tessili, biancheria per la casa, calzature (TLC),
• batterie e accumulatori usati,
• rifiuti diffusi specifici delle famiglie (vernici, solventi, ecc.),
• rifiuti di pneumatici,
• veicoli fuori uso (ELV),
• rifiuti da imbarcazioni da diporto o sportive
• rifiuti da attività sanitarie di pazienti in autotrattamento,
• farmaci inutilizzati.

La legge 2020-105 (AGEC: Anti Gaspillage-Economie Circulaire) prevede vengano create, dal 2021 al 2025, una decina di ulteriori filiere REP, tra cui:
• packaging professionale,
• materiali da costruzione,
• giocattoli,
• articoli per lo sport e il tempo libero,
• articoli per il bricolage e il giardino,
• oli minerali o sintetici,
• prodotti del tabacco,
• chewing gum,
• tessili sanitari monouso (salviette, ecc.),
• attrezzi da pesca contenenti plastica.