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Documento trasversale 2014

Principali trend degli ultimi anni

 

Presentiamo una selezione ragionata di temi, riportando dove u1le esempi di specifici paesi e meccanismi.
Analizziamo in particolare:

•  l’allargamento delle raccolte,
• le azioni adottate per limitare l’uso degli shopper monouso,
• e l’andamento dei contributi.

 

L'allargamento delle raccolte

Per “allargamento delle raccolte” ci si riferisce alla possibilità che le aCuali raccolte per materiale vengano allargate a rifiu1 non d’imballaggio.
L’impulso è dato dalla DireUva sui Rifiuti del 2008, che richiede di introdurre obbligatoriamente le raccolte differenziate di tuU i rifiu1 domes1ci per i principali materiali (carta, plas1ca, metalli e vetro) entro il 2015.
Il principale trend europeo (e probabilmente il più innova1vo) è quello che vede il superamento del concetto di raccolta separata degli imballaggi usa1, per porre l’aCenzione sulla diminuzione di tutti i rifiuti appunto attraverso le raccolte separate.
I sistemi dei diversi paesi si trovano ad affrontare problemi diversi e reagiscono in modo diverso. I casi più emblematici sono quello dell’Austria, della Francia, della Germania, del Regno Unito e della Repubblica Ceca.

Austria

In Austria la modalità della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio varia molto da regione a regione (Land). In linea generale essa raramente contempla un allargamento delle raccolte ad altre 1pologie di rifiuto. L'unica eccezione è la raccolta della carta, allargata anche a rifiuti non imballaggio.
Limitatamente ad alcuni Land, come il Volarberg, insieme ai rifiuti di imballaggio in metallo si raccolgono anche rifiuti di diversa origine: posate, forbici, giocattoli, fil di ferro, chiodi, viti, pentole, ecc.

Francia

La legge Grenelle ha molto aumentato le categorie di rifiuti da considerarsi di competenza delle raccolte delle Autorità locali e ricadenti nella responsabilità dei Produttori, con ciò superando il concetto stesso di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio.
EcoEmballages ha cominciato a sperimentare l'estensione della raccolta dei materali plastici nel 2012. Da questi primi test si è potuto verificare che l'allargamento delle raccolte:

• presenta un costo troppo elevato per essere sostenibile a lungo termine,

• consente maggiori volumi di raccolta, ma in proporzioni ancora insufficienti.

Si prevede però che, con un'organizzazione migliore, i costi possano essere considerevolmente ridotti.
Per questo nel primo trimestre del 2014, EcoEmballages ha annunciato di voler estendere gradualmente, su tutto il territorio nazionale, la raccolta della plastica anche a rifiuti non imballaggio.

Germania

Nell’agosto 2012, il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato un documento di consultazione sulle proposte per la legge sul riciclo (Wertstoffgesetz) che sostituirà parte dell’Ordinanza sugli imballaggi e governerà la raccolta differenziata estesa di materiali riciclabili dei flussi domestici:

• Il sistema di raccolta esteso includerà elemento non imballaggi in plastica e metallo. Non sono invece previsti vetro, carta, legno, tessuti, gomma, RAEE e batterie;

• gli obiettivi di riciclo dovranno essere aumentati e ristrutturati, e si baseranno sul contenuto riciclabile del materiale raccolto.

Il documento non fornisce ulteriori dettagli sugli obiettvi, che sono invece stati definiti in un rapporto commissionato da UBA ai consulenti HTP e Öko-Institut. I tassi di riciclo proposti (che potrebbero essere rivisti annualmente) sono:
-  Metalli ferrosi 95%
-  Metalli non ferrosi 72%
-  Cartoni laminati 80%
-  Plastica 90% recupero, di cui 60% riciclo

Resta aperto il problema se debbano essere i Comuni o i Produttori (cioè i sistemi duali) a poter utilizzare l’allargamento delle raccolte, giacché entrambi i soggetti rivendicano questo diritto.
La questione è materia di forti scontri e dibattiti tra i diversi attori del sistema: chi avrà la prevalenza e gestirà il sistema? I Compliance scheme (cioè i produttori) attraverso la costituzione di un organismo super partes? Oppure le Autorità locali cui spettano di diritto le raccolte di materiali non imballaggio? Al proposito si sono schierato su versanti opposti l'Autorità per la concorrenza e le Autorità locali.

Regno Unito

Il sistema di raccolta più diffuso nel Regno Unito è la raccolta multimateriale (co-mingled): la componente secca dei rifiuti riciclabili (metallo, plastica, carta e vetro) viene raccolta in un unico cassonetto e successivamente separata nei centri di smistamento.
Ecco il grafico su 30 significative Autorità locali.

 


La raccolta co-mingled è da sempre osteggiata dai riciclatori (vero perno del sistema inglese) che, nel 2008, hanno costituito l’Associazione Campaign for Real Recycling (CRR). Essa ha lo scopo di sensibilizzare le Autorità locali e nazionali al fine di migliorare la raccolta dei materiali riciclabili.
Nel 2010 l’associazione dei riciclatori CRR ha minacciato azione legale contro le ultime modifiche - allora in discussione - delle Regulations (entrate in vigore nell’ottobre 2011). I riciclatori sostenevano che la legge  recepiva erroneamente le indicazioni fornite dalla Direttiva Quadro sui Rifiuti (obbligo di raccolte differenziate dei rifiuti domestici per i principali materiali (carta, plastica, metalli e vetro) entro il 2015.
Defra - l'Agenzia nazionale per l'ambiente - ha deciso di attenersi più strettamente alla lettera della Direttiva: la raccolta separata dei materiali riciclabili entro il 2015 diventerà l’obiettivo principale, pur sopravvivendo l’opzione delle raccolte multimateriale laddove la separazione non si dimostrasse “technically, environmentally and economically practicable (TEEP)”.
In una lettera aperta dell’ottobre 2013, Defra ha fornito indicazioni sui sistemi di raccolta differenziata e ha contestato la Waste Regulations dell'Inghilterra e del Galles, nella parte che ammette che la raccolta multimateriale possa continuare anche dopo il 1° gennaio 2015.

Repubblica Ceca

Nella Repubblica Ceca, a livello nazionale, insieme al vetro e alla carta è possibile raccogliere anche altre tipologie di rifiuti dello stesso materiale: per esempio carta grafica e vetro proveniente da infissi, ecc. . In alcune regioni l'allargamento è previsto anche nel caso della raccolta della plastica.

L'allargamento della raccolta della plastica nella regione centrale di Pardubický

Nella regione centrale di Pardubický, insieme agli imballaggi in plastica Ekokom ha avviato un allargamento delle raccolte anche ad altri prodotti in plastica, come giocattoli, spazzolini da denti ecc. Sono esclusi i rifiuti di plastica ingombranti come tubi, rivestimenti per pavimenti, ecc. o anche videocassette, bachelite, prodotti in gomma PVC.

 


Per maggiori informazioni, si veda il Focus sulla raccolta differenziata. >> Vai al focus.

 

Shopper monouso

La proposta della Commissione

Il 4 novembre 2013 la Commissione europea ha presentato una proposta di modifica della direttiva 94/62/Ce al fine di ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero, realizzati, cioè, con materie plastiche di spessore inferiore ai 50 micron.

 Il provvedimento obbliga gli Stati membri a prendere misure per ridurre il consumo di sacchetti di plastica. Tra queste:

• fare leva sui target nazionali di riduzione e riciclo,

• usare strumenti economici come la tassazione,

• oppure restrizioni di mercato come il divieto di circolazione anche in deroga all'articolo 18, direttiva 94/62/Ce che vieta restrizioni alla circolazione dei prodotti.

La risoluzione del Parlamento Ue

Il 27 novembre 2013  il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per una più stringente strategia europea in merito ai rifiuti di plastica: la risoluzione invita la Commissione europea a presentare, entro il 2014, proposte di modifica della legislazione Ue, con l'introduzione di specifiche norme sui rifiuti in plastica che non hanno una disciplina propria, prevedendo:

• obiettivi specifici per raccolta e separazione (fino all'ambizioso livello dell'80%) dei diversi flussi di rifiuti di plastica,

• criteri obbligatori per la riciclabilità, chiarendo le distinzioni tra riciclaggio meccanico/organico e recupero/incenerimento,

• e drastica riduzione o possibilmente una progressiva eliminazione, al 2020, dei sacchetti monouso non riciclabili, non biodegradabili e non compostabili.

Approvazione della proposta di direttiva

Il 12 marzo 2014 la Commissione Ambiente del Parlamento Ue ha approvato, con modifiche la proposta di direttiva presentata dalla Commissione a novembre.
Il testo non è ancora disponibile. Secondo quanto riferito dal comunicato stampa, la direttiva prevederebbe:

• la riduzione del 50% entro il 2017 e dell’80% entro il 2019 dei sacchetti di plastica con spessore inferiore a 50 micron,

• la possibilità di adottare misure, come tasse, imposte, restrizioni o divieti di commercializzazione,

• la sostituzione dei sacchetti di plastica utilizzati per avvolgere alimenti come frutta, verdura, carne e pesce con sacchetti in carta riciclata o sacchetti biodegradabili e compostabili a partire dal 2019.

Prossime tappe: approvazione del Parlamento in seduta plenaria; passaggio al Consiglio Ue per approvazione finale.

Le soluzioni adottate nei diversi Paesi

 

 Europa a 15
 Paesi nuovo accesso
BelgioTassa: (3.000 €/t)
 BulgariaTassa: 0,28 euro per unità con spessore è inferiore a 15 micron

FranciaTassa: in previsione dal 2014
 LettoniaTassa: 3,70 Euro/kg per shopper con peso inferiore a 0,03 kg; 1,14 Euro/kg per shopper di maggior peso
IrlandaTassa : 0,22 cent unità
 PoloniaTassa: intenzione di introdurla prima maturata e poi abbandonata
ItaliaBando shopper monouso non biodegradabili RomaniaTassa: 0,02 € unità
PortogalloRinuncia all’imposizione di una tassa a favore di campagne di sensibilizzazione UngheriaTassa: 5.940 €/t
Regno Unito
 • Galles: tassa 0,6 € unità dal 2011 • Irlanda del nord: tassa 0,6 cent unità, con intenzione di aumentarla a 0,13 dal 2014
• Scozia: tassa  0,6 € unità da ottobre 2014
• Inghilterra: intenzione di introdurre tassa di  0,6 € unità dal 2015, ma il dibattito è in corso
  

 

 

Evoluzione contributi

 

FRANCIA

A partire dal 2012 il calcolo del contributo percepito da ECOEMBALLAGES viene effettuato determinando prima il fee in base al peso dei materiali che compongono l'imballaggio. Ad esso viene aggiunto un costo fisso, per ogni unità che costituisce l'imballaggio (tappo, coperchio, etichetta, fascetta, astuccio, ecc). All'importo ottenuto viene poi applicato un incentivo o una penalità (bonus-malus), basati sul grado di sostenibilità ambientale dell'imballaggio stesso.

 
Valori contributo base invariati 2012-2014
 Materiale2012 - 2014
centesimi di euro/Kg
 Acciaio
3,15
 Alluminio9,28
 Carta e cartone  16,33
 Cartoni per bevande17,04
 Bottiglie e flaconi in PET di colore trasparente o blu
24,22
 Altre bottiglie e flaconi (comprese quelle in PET di colore verde, rosso, ecc.)
24,47
 Altri imballaggi in plastica
28,06
 Vetro1,21
 Altri materiali23,29
 

Contributo per unità aumentato nel 2014

Il contributo per unità di imballaggio  è fisso e viene attribuito a ogni unità che costituisce l'imballaggio (tappo, coperchio, etichetta, fascetta, astuccio, ecc). Esso premia le aziende che effettuano prevenzione quantitativa (minori imballaggi per il medesimo prodotto).

 

 Materiale2012 - 2014
centesimi di euro/Kg
 Acciaio
3,15
 Alluminio9,28
 Carta e cartone  16,33
 Cartoni per bevande17,04
 Bottiglie e flaconi in PET di colore trasparente o blu
24,22
 Altre bottiglie e flaconi (comprese quelle in PET di colore verde, rosso, ecc.)
24,47
 Altri imballaggi in plastica
28,06
 Vetro1,21
 Altri materiali23,29

È aumentato, però, anche lo sconto (bonus) sul contributo totale: dal 2% all’8%  per coloro che adottano azioni per una riduzione di imballaggi (volume e peso)  alla fonte e promuovono il riciclo.
Dal 2014, un bonus sul contributo per materiale è riconosciuto agli imballaggi in carta e cartone: se essi sono composti di materiale riciclato per più del 50% del peso totale, il contributo per materiale in base al peso è ridotto del 10%.

AUSTRIA

Contributo ARA:

• in  diminuzione tra 2011 e 2012

• stabile tra 2012 e 2013

• in leggera diminuzione per alcune tipologie di materiale nel 2014

 Materiali
 Dal 1/7/2012
al 30/9/2012

Dal
1/10/2012

Dal
1/01/2013

Dal
1/07/2013
Dal
1/01/2014
 Carta/cartone

Imballaggi di vendita
in carta/cartone

95,00
95,00
95,00 95,0090,00
 Imballaggi di trasporto
in carta/cartone
33,00 33,0033,0033,0033,00
 Vetro   71,00
71,00
71,00 71,0071,00
 Legno 11,00
11,00
11,00 7,00
7,00
 Ceramica 140,00
140,00
140,00 140,00140,00
 MetalliMetalli ferrosi < 3 litri
 220,00220,00
220,00 220,00220,00
 Metalli ferrosi ≥ 3 litri
 85,0085,00
85,00 85,0085,00
 Alluminio
360,00
360,00
360,00 360,00360,00
 Tessili
  200,00200,00
200,00 200,00200,00
 PlasticaPlastica (piccoli contenitori
e sacchetti)
560,00
560,00
560,00 560,00530,00
 EPS190,00
190,00190,00190,00190,00
 Materiali compositi (esclusi i
cartoni per bevande)
580,00
 580,00580,00580,00580,00
Imballaggi plastici
industriali, commerciali
e di grandi dimensioni

Imballaggi cavi ≥ 5 litri; sacchi
> 10 litri; rete ≥ 25 litri; cartucce;
imballaggi pieni ≥ 0,25 kg
 90,0090,00
90,00 90,0090,00
 Film ≥ 1,5 m²; fardelli ≥ 0,25 m²;
reggette; nastri adesivi
90,00
 90,0090,0090,0090,00
Imballaggi biodegradabili
 450,00
 450,00450,00450,00450,00

 

BELGIO: contributo FOST-PLUS in oscillazione

 2012
2013
2014
 Vetro23,10
23,30
22,70
 Carta/cartone > 85% fibre
20,20
17,60
16,70
 Acciaio > 50%52,50
47,10
46,70
 Alluminio> 50 micron
65,40
39,70
37,10
 Bottiglie in HDPE, PET
138,70
109,00
106,40
 Cartoni per bevande
248,80
231,00
225,50
 Altri materiali recuperabili
327,30
265,40
259,30
 Altri materiali non recuperabili
430,40
411,90
408,40

 

FINLANDIA: contributo PYR in oscillazione

 Tipologia di imballaggi2012
2013
2014
 Cartone ondulato3,50
2,00
2,00
 Cartoni per bevande35,00
38,50
42,00
 Sacchi e coperture industriali in carta/cartone18,00
18,00
18,00
 Rulli interni (cores)18,00
18,00
18,00
 Imballaggi primari in carta/cartone25,50
24,00
23,00
 Imballaggi in plastica21,00
21,00
25,00
 Imballaggi in alluminio
24,00
24,00
30,00
 Imballaggi in acciaio5,00
5,00
6,00
 Imballaggi in banda stagnata
24,00
24,00
30,00
 Contenitori bevande (alluminio, banda stagnata e PET riciclabile), con deposito-
-
-
 Vassoi (trays) in PET riciclabile con deposito-
-
-
 Imballaggi in vetro (esclusi da deposito)10,00
10,00
50,00
 Imballaggi in legno0,40
0,50
0,55
 Altri-
 --

 

SPAGNA: contributo ECOEMBES stabile dal 2011

 Materiale 
 Euro/tonn 
 Carta e cartone
 68,00
 Acciaio
 85,00
 Alluminio 102,00
 Bottiglie di PET e HDPE 
 377,00
 Altre plastiche 472,00
 Cartoni per bevande 323,00
 Legno e sughero 21,00
 Ceramica 20,00
 Altri 472,00

 

SVEZIA: contributo FTI (ex REPA) in leggera oscillazione per alcuni materiali

 
 Euro/tonn
dal 1° aprile 2011

al 31 marzo 2013
 Euro/tonn
dal 1° aprile 2013

al 31 marzo 2014
 Euro/tonn
dal 1° aprile 2014
al 31 marzo 2015
Cambio al 3 aprile 2014
1 SEK=0,1077
 Imballaggi domestici
   
 Plastica198,97198,97198,97
 Carta
110,54125,67150,00
 Alluminio
269,95269,95236,50
 Lamiera d'acciaio
324,64332,79384,20
    
 Imballaggi commerciali/industriali   
 Plastica
11,6311,633,40
 Carta3,493,491,10
 Alluminio
89,591,161,10
 Lamiera d'acciaio
108,2126,7617,90
 Banda e fili d'acciaio
48,8746,5431,30
 Fusti d'acciaio
6,904,5 4,5
    
 Imballaggi di servizio
   
 Plastica 180,36180,36180,36
 Carta
100,07114,03135,60
 Alluminio
252,50252,50221,20

 

ESTONIA: contributo ETO stabile dal 2011

 Euro/Tonnellate
 2011 - 2014
 Imballaggi di vendita 
 Vetro e ceramica
 102
 Carta e cartone  105
 Cartoni per bevande 105
 Plastica 409
 Metalli 255
 Legno 41
 Imballaggi secondari e di trasporto 
 Carta e cartone
 93
 Plastica 109
 Metalli 128
 Legno 41

 

REPUBBLICA CECA: contributo EKO-KOM stabile dal 2011

  

Dal 1° aprile 2011 EUR/t 

 Imballaggi di vendita Plastica soft (flessibile)214,00
  Plastica rigida (≤ 5 litres)214,00
  Plastica rigida (> 5 litres)160,46
  Cartone ondulato56,14
  Carta112,97
  Vetro74,96
  Acciaio65,16
  Alluminio86,78
  Metallo sopra i 5 litri28,99
  Cartoni per bevande159,31
 Compositi229,24
  Legno44,73
  Tessili44,73
  Altri materiali229,24
Imballaggi di trasporto
e industriali /commerciali
  
  Plastica23,68
  Cartone ondulato13,01
  Carta13,01
  Acciaio19,89
  Allumnio19,89
  Vetro74,96
  Compositi23,68
  Legno13,26
  Tessili13,26
  Altro23,68

 

ROMANIA: contributo ECO-ROM in leggera oscillazione per alcuni materiali

 2008
2009
2010
2011
2012
Cambio valuta
a gennaio 2012
1€ = 4,32 LEI

2013
Cambio valuta
a aprile 2013
1€ = 4,40 LEI

2014
Cambio valuta
a gennaio 2014
1€ = 4,50 LEI
 Vetro16,10
16,00
16,30
18,01
19,69
19,32
17,94
 PET22,10
21,20
21,50
31,19
33,34
32,71
28,42
 Altre plastiche10,70
11,40
11,70
12,63
14,59
32,7112,66
 Metalli8,00
9,90
10,30
-
-
-
-
 Acciaio-
-
-
11,15
12,47
12,2311,97
 Alluminio-
-
-
23,35
30,99
30,40
28,83
 Carta e cartone9,40
13,00
13,30
13,27
14,5914,31
12,43
 Legno8,00
10,30
10,50
11,15
10,83
13,08
12,24

 

SLOVENIA: contributo SLOPAK in leggera oscillazione per alcuni materiali

 2010 - 2013
2014
 Vetro (imballaggi di vendita)38,0036,00
 Carta e cartone (imballaggi di vendita)87,0087,00
 Carta e cartone (imballaggi di trasporto)57,0057,00
 PET (imballaggi di vendita)71,0068,00
 Altre plastiche (imballaggi di vendita)112,00112,00
 Plastiche (imballaggi di trasporto)
53,0053,00
 PVC -
-
 Metalli
79,00-
 Alluminio-
72,00
 Ferro e acciaio-
77,00
 Legno57,0053,00
 Altri materiali53,00 -
 Altri materiali (tessil, raffia, ecc.) -
53,00
 Altri materiali non riciclabili-
120,00
 Compositi (carta/plastica,
carta/plastica/alluminio)43,0043,00
 Altri compositi99,0099,00
 Rifiuti pericolosi di imballaggio600,00600,00