Presentiamo una selezione ragionata di temi, riportando dove u1le esempi di specifici paesi e meccanismi.
Analizziamo in particolare:
• l’allargamento delle raccolte,
• le azioni adottate per limitare l’uso degli shopper monouso,
• e l’andamento dei contributi.
Per “allargamento delle raccolte” ci si riferisce alla possibilità che le aCuali raccolte per materiale vengano allargate a rifiu1 non d’imballaggio.
L’impulso è dato dalla DireUva sui Rifiuti del 2008, che richiede di introdurre obbligatoriamente le raccolte differenziate di tuU i rifiu1 domes1ci per i principali materiali (carta, plas1ca, metalli e vetro) entro il 2015.
Il principale trend europeo (e probabilmente il più innova1vo) è quello che vede il superamento del concetto di raccolta separata degli imballaggi usa1, per porre l’aCenzione sulla diminuzione di tutti i rifiuti appunto attraverso le raccolte separate.
I sistemi dei diversi paesi si trovano ad affrontare problemi diversi e reagiscono in modo diverso. I casi più emblematici sono quello dell’Austria, della Francia, della Germania, del Regno Unito e della Repubblica Ceca.
In Austria la modalità della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio varia molto da regione a regione (Land). In linea generale essa raramente contempla un allargamento delle raccolte ad altre 1pologie di rifiuto. L'unica eccezione è la raccolta della carta, allargata anche a rifiuti non imballaggio.
Limitatamente ad alcuni Land, come il Volarberg, insieme ai rifiuti di imballaggio in metallo si raccolgono anche rifiuti di diversa origine: posate, forbici, giocattoli, fil di ferro, chiodi, viti, pentole, ecc.
La legge Grenelle ha molto aumentato le categorie di rifiuti da considerarsi di competenza delle raccolte delle Autorità locali e ricadenti nella responsabilità dei Produttori, con ciò superando il concetto stesso di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio.
EcoEmballages ha cominciato a sperimentare l'estensione della raccolta dei materali plastici nel 2012. Da questi primi test si è potuto verificare che l'allargamento delle raccolte:
• presenta un costo troppo elevato per essere sostenibile a lungo termine,
• consente maggiori volumi di raccolta, ma in proporzioni ancora insufficienti.
Si prevede però che, con un'organizzazione migliore, i costi possano essere considerevolmente ridotti.
Per questo nel primo trimestre del 2014, EcoEmballages ha annunciato di voler estendere gradualmente, su tutto il territorio nazionale, la raccolta della plastica anche a rifiuti non imballaggio.
Nell’agosto 2012, il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato un documento di consultazione sulle proposte per la legge sul riciclo (Wertstoffgesetz) che sostituirà parte dell’Ordinanza sugli imballaggi e governerà la raccolta differenziata estesa di materiali riciclabili dei flussi domestici:
• Il sistema di raccolta esteso includerà elemento non imballaggi in plastica e metallo. Non sono invece previsti vetro, carta, legno, tessuti, gomma, RAEE e batterie;
• gli obiettivi di riciclo dovranno essere aumentati e ristrutturati, e si baseranno sul contenuto riciclabile del materiale raccolto.
Il documento non fornisce ulteriori dettagli sugli obiettvi, che sono invece stati definiti in un rapporto commissionato da UBA ai consulenti HTP e Öko-Institut. I tassi di riciclo proposti (che potrebbero essere rivisti annualmente) sono:
- Metalli ferrosi 95%
- Metalli non ferrosi 72%
- Cartoni laminati 80%
- Plastica 90% recupero, di cui 60% riciclo
Resta aperto il problema se debbano essere i Comuni o i Produttori (cioè i sistemi duali) a poter utilizzare l’allargamento delle raccolte, giacché entrambi i soggetti rivendicano questo diritto.
La questione è materia di forti scontri e dibattiti tra i diversi attori del sistema: chi avrà la prevalenza e gestirà il sistema? I Compliance scheme (cioè i produttori) attraverso la costituzione di un organismo super partes? Oppure le Autorità locali cui spettano di diritto le raccolte di materiali non imballaggio? Al proposito si sono schierato su versanti opposti l'Autorità per la concorrenza e le Autorità locali.
Il sistema di raccolta più diffuso nel Regno Unito è la raccolta multimateriale (co-mingled): la componente secca dei rifiuti riciclabili (metallo, plastica, carta e vetro) viene raccolta in un unico cassonetto e successivamente separata nei centri di smistamento.
Ecco il grafico su 30 significative Autorità locali.
La raccolta co-mingled è da sempre osteggiata dai riciclatori (vero perno del sistema inglese) che, nel 2008, hanno costituito l’Associazione Campaign for Real Recycling (CRR). Essa ha lo scopo di sensibilizzare le Autorità locali e nazionali al fine di migliorare la raccolta dei materiali riciclabili.
Nel 2010 l’associazione dei riciclatori CRR ha minacciato azione legale contro le ultime modifiche - allora in discussione - delle Regulations (entrate in vigore nell’ottobre 2011). I riciclatori sostenevano che la legge recepiva erroneamente le indicazioni fornite dalla Direttiva Quadro sui Rifiuti (obbligo di raccolte differenziate dei rifiuti domestici per i principali materiali (carta, plastica, metalli e vetro) entro il 2015.
Defra - l'Agenzia nazionale per l'ambiente - ha deciso di attenersi più strettamente alla lettera della Direttiva: la raccolta separata dei materiali riciclabili entro il 2015 diventerà l’obiettivo principale, pur sopravvivendo l’opzione delle raccolte multimateriale laddove la separazione non si dimostrasse “technically, environmentally and economically practicable (TEEP)”.
In una lettera aperta dell’ottobre 2013, Defra ha fornito indicazioni sui sistemi di raccolta differenziata e ha contestato la Waste Regulations dell'Inghilterra e del Galles, nella parte che ammette che la raccolta multimateriale possa continuare anche dopo il 1° gennaio 2015.
Nella Repubblica Ceca, a livello nazionale, insieme al vetro e alla carta è possibile raccogliere anche altre tipologie di rifiuti dello stesso materiale: per esempio carta grafica e vetro proveniente da infissi, ecc. . In alcune regioni l'allargamento è previsto anche nel caso della raccolta della plastica.
Nella regione centrale di Pardubický, insieme agli imballaggi in plastica Ekokom ha avviato un allargamento delle raccolte anche ad altri prodotti in plastica, come giocattoli, spazzolini da denti ecc. Sono esclusi i rifiuti di plastica ingombranti come tubi, rivestimenti per pavimenti, ecc. o anche videocassette, bachelite, prodotti in gomma PVC.
Per maggiori informazioni, si veda il Focus sulla raccolta differenziata. >> Vai al focus.
Il 4 novembre 2013 la Commissione europea ha presentato una proposta di modifica della direttiva 94/62/Ce al fine di ridurre il consumo di borse di plastica in materiale leggero, realizzati, cioè, con materie plastiche di spessore inferiore ai 50 micron.
Il provvedimento obbliga gli Stati membri a prendere misure per ridurre il consumo di sacchetti di plastica. Tra queste:
• fare leva sui target nazionali di riduzione e riciclo,
• usare strumenti economici come la tassazione,
• oppure restrizioni di mercato come il divieto di circolazione anche in deroga all'articolo 18, direttiva 94/62/Ce che vieta restrizioni alla circolazione dei prodotti.
Il 27 novembre 2013 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per una più stringente strategia europea in merito ai rifiuti di plastica: la risoluzione invita la Commissione europea a presentare, entro il 2014, proposte di modifica della legislazione Ue, con l'introduzione di specifiche norme sui rifiuti in plastica che non hanno una disciplina propria, prevedendo:
• obiettivi specifici per raccolta e separazione (fino all'ambizioso livello dell'80%) dei diversi flussi di rifiuti di plastica,
• criteri obbligatori per la riciclabilità, chiarendo le distinzioni tra riciclaggio meccanico/organico e recupero/incenerimento,
• e drastica riduzione o possibilmente una progressiva eliminazione, al 2020, dei sacchetti monouso non riciclabili, non biodegradabili e non compostabili.
Il 12 marzo 2014 la Commissione Ambiente del Parlamento Ue ha approvato, con modifiche la proposta di direttiva presentata dalla Commissione a novembre.
Il testo non è ancora disponibile. Secondo quanto riferito dal comunicato stampa, la direttiva prevederebbe:
• la riduzione del 50% entro il 2017 e dell’80% entro il 2019 dei sacchetti di plastica con spessore inferiore a 50 micron,
• la possibilità di adottare misure, come tasse, imposte, restrizioni o divieti di commercializzazione,
• la sostituzione dei sacchetti di plastica utilizzati per avvolgere alimenti come frutta, verdura, carne e pesce con sacchetti in carta riciclata o sacchetti biodegradabili e compostabili a partire dal 2019.
Prossime tappe: approvazione del Parlamento in seduta plenaria; passaggio al Consiglio Ue per approvazione finale.
Europa a 15 | Paesi nuovo accesso | ||
Belgio | Tassa: (3.000 €/t) | Bulgaria | Tassa: 0,28 euro per unità con spessore è inferiore a 15 micron |
Francia | Tassa: in previsione dal 2014 | Lettonia | Tassa: 3,70 Euro/kg per shopper con peso inferiore a 0,03 kg; 1,14 Euro/kg per shopper di maggior peso |
Irlanda | Tassa : 0,22 cent unità | Polonia | Tassa: intenzione di introdurla prima maturata e poi abbandonata |
Italia | Bando shopper monouso non biodegradabili | Romania | Tassa: 0,02 € unità |
Portogallo | Rinuncia all’imposizione di una tassa a favore di campagne di sensibilizzazione | Ungheria | Tassa: 5.940 €/t |
Regno Unito | • Galles: tassa 0,6 € unità dal 2011• Irlanda del nord: tassa 0,6 cent unità, con intenzione di aumentarla a 0,13 dal 2014 • Scozia: tassa 0,6 € unità da ottobre 2014 • Inghilterra: intenzione di introdurre tassa di 0,6 € unità dal 2015, ma il dibattito è in corso |
A partire dal 2012 il calcolo del contributo percepito da ECOEMBALLAGES viene effettuato determinando prima il fee in base al peso dei materiali che compongono l'imballaggio. Ad esso viene aggiunto un costo fisso, per ogni unità che costituisce l'imballaggio (tappo, coperchio, etichetta, fascetta, astuccio, ecc). All'importo ottenuto viene poi applicato un incentivo o una penalità (bonus-malus), basati sul grado di sostenibilità ambientale dell'imballaggio stesso.
Materiale | 2012 - 2014 centesimi di euro/Kg |
Acciaio | 3,15 |
Alluminio | 9,28 |
Carta e cartone | 16,33 |
Cartoni per bevande | 17,04 |
Bottiglie e flaconi in PET di colore trasparente o blu | 24,22 |
Altre bottiglie e flaconi (comprese quelle in PET di colore verde, rosso, ecc.) | 24,47 |
Altri imballaggi in plastica | 28,06 |
Vetro | 1,21 |
Altri materiali | 23,29 |
Il contributo per unità di imballaggio è fisso e viene attribuito a ogni unità che costituisce l'imballaggio (tappo, coperchio, etichetta, fascetta, astuccio, ecc). Esso premia le aziende che effettuano prevenzione quantitativa (minori imballaggi per il medesimo prodotto).
Materiale | 2012 - 2014 centesimi di euro/Kg |
Acciaio | 3,15 |
Alluminio | 9,28 |
Carta e cartone | 16,33 |
Cartoni per bevande | 17,04 |
Bottiglie e flaconi in PET di colore trasparente o blu | 24,22 |
Altre bottiglie e flaconi (comprese quelle in PET di colore verde, rosso, ecc.) | 24,47 |
Altri imballaggi in plastica | 28,06 |
Vetro | 1,21 |
Altri materiali | 23,29 |
È aumentato, però, anche lo sconto (bonus) sul contributo totale: dal 2% all’8% per coloro che adottano azioni per una riduzione di imballaggi (volume e peso) alla fonte e promuovono il riciclo.
Dal 2014, un bonus sul contributo per materiale è riconosciuto agli imballaggi in carta e cartone: se essi sono composti di materiale riciclato per più del 50% del peso totale, il contributo per materiale in base al peso è ridotto del 10%.
Contributo ARA:
• in diminuzione tra 2011 e 2012
• stabile tra 2012 e 2013
• in leggera diminuzione per alcune tipologie di materiale nel 2014
Materiali | Dal 1/7/2012 al 30/9/2012 | Dal | Dal | Dal 1/07/2013 | Dal 1/01/2014 | |
Carta/cartone | Imballaggi di vendita | 95,00 | 95,00 | 95,00 | 95,00 | 90,00 |
Imballaggi di trasporto in carta/cartone | 33,00 | 33,00 | 33,00 | 33,00 | 33,00 | |
Vetro | 71,00 | 71,00 | 71,00 | 71,00 | 71,00 | |
Legno | 11,00 | 11,00 | 11,00 | 7,00 | 7,00 | |
Ceramica | 140,00 | 140,00 | 140,00 | 140,00 | 140,00 | |
Metalli | Metalli ferrosi < 3 litri | 220,00 | 220,00 | 220,00 | 220,00 | 220,00 |
Metalli ferrosi ≥ 3 litri | 85,00 | 85,00 | 85,00 | 85,00 | 85,00 | |
Alluminio | 360,00 | 360,00 | 360,00 | 360,00 | 360,00 | |
Tessili | 200,00 | 200,00 | 200,00 | 200,00 | 200,00 | |
Plastica | Plastica (piccoli contenitori e sacchetti) | 560,00 | 560,00 | 560,00 | 560,00 | 530,00 |
EPS | 190,00 | 190,00 | 190,00 | 190,00 | 190,00 | |
Materiali compositi (esclusi i cartoni per bevande) | 580,00 | 580,00 | 580,00 | 580,00 | 580,00 | |
Imballaggi plastici industriali, commerciali e di grandi dimensioni | Imballaggi cavi ≥ 5 litri; sacchi > 10 litri; rete ≥ 25 litri; cartucce; imballaggi pieni ≥ 0,25 kg | 90,00 | 90,00 | 90,00 | 90,00 | 90,00 |
Film ≥ 1,5 m²; fardelli ≥ 0,25 m²; reggette; nastri adesivi | 90,00 | 90,00 | 90,00 | 90,00 | 90,00 | |
Imballaggi biodegradabili | 450,00 | 450,00 | 450,00 | 450,00 | 450,00 |
2012 | 2013 | 2014 | |
Vetro | 23,10 | 23,30 | 22,70 |
Carta/cartone > 85% fibre | 20,20 | 17,60 | 16,70 |
Acciaio > 50% | 52,50 | 47,10 | 46,70 |
Alluminio> 50 micron | 65,40 | 39,70 | 37,10 |
Bottiglie in HDPE, PET | 138,70 | 109,00 | 106,40 |
Cartoni per bevande | 248,80 | 231,00 | 225,50 |
Altri materiali recuperabili | 327,30 | 265,40 | 259,30 |
Altri materiali non recuperabili | 430,40 | 411,90 | 408,40 |
Tipologia di imballaggi | 2012 | 2013 | 2014 |
Cartone ondulato | 3,50 | 2,00 | 2,00 |
Cartoni per bevande | 35,00 | 38,50 | 42,00 |
Sacchi e coperture industriali in carta/cartone | 18,00 | 18,00 | 18,00 |
Rulli interni (cores) | 18,00 | 18,00 | 18,00 |
Imballaggi primari in carta/cartone | 25,50 | 24,00 | 23,00 |
Imballaggi in plastica | 21,00 | 21,00 | 25,00 |
Imballaggi in alluminio | 24,00 | 24,00 | 30,00 |
Imballaggi in acciaio | 5,00 | 5,00 | 6,00 |
Imballaggi in banda stagnata | 24,00 | 24,00 | 30,00 |
Contenitori bevande (alluminio, banda stagnata e PET riciclabile), con deposito | - | - | - |
Vassoi (trays) in PET riciclabile con deposito | - | - | - |
Imballaggi in vetro (esclusi da deposito) | 10,00 | 10,00 | 50,00 |
Imballaggi in legno | 0,40 | 0,50 | 0,55 |
Altri | - | - | - |
Materiale | Euro/tonn |
Carta e cartone | 68,00 |
Acciaio | 85,00 |
Alluminio | 102,00 |
Bottiglie di PET e HDPE | 377,00 |
Altre plastiche | 472,00 |
Cartoni per bevande | 323,00 |
Legno e sughero | 21,00 |
Ceramica | 20,00 |
Altri | 472,00 |
Euro/tonn dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2013 | Euro/tonn dal 1° aprile 2013 al 31 marzo 2014 | Euro/tonn dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015 Cambio al 3 aprile 2014 1 SEK=0,1077 | |
Imballaggi domestici | |||
Plastica | 198,97 | 198,97 | 198,97 |
Carta | 110,54 | 125,67 | 150,00 |
Alluminio | 269,95 | 269,95 | 236,50 |
Lamiera d'acciaio | 324,64 | 332,79 | 384,20 |
Imballaggi commerciali/industriali | |||
Plastica | 11,63 | 11,63 | 3,40 |
Carta | 3,49 | 3,49 | 1,10 |
Alluminio | 89,59 | 1,16 | 1,10 |
Lamiera d'acciaio | 108,21 | 26,76 | 17,90 |
Banda e fili d'acciaio | 48,87 | 46,54 | 31,30 |
Fusti d'acciaio | 6,90 | 4,5 | 4,5 |
Imballaggi di servizio | |||
Plastica | 180,36 | 180,36 | 180,36 |
Carta | 100,07 | 114,03 | 135,60 |
Alluminio | 252,50 | 252,50 | 221,20 |
Euro/Tonnellate | |
2011 - 2014 | |
Imballaggi di vendita | |
Vetro e ceramica | 102 |
Carta e cartone | 105 |
Cartoni per bevande | 105 |
Plastica | 409 |
Metalli | 255 |
Legno | 41 |
Imballaggi secondari e di trasporto | |
Carta e cartone | 93 |
Plastica | 109 |
Metalli | 128 |
Legno | 41 |
Dal 1° aprile 2011 EUR/t | ||
Imballaggi di vendita | Plastica soft (flessibile) | 214,00 |
Plastica rigida (≤ 5 litres) | 214,00 | |
Plastica rigida (> 5 litres) | 160,46 | |
Cartone ondulato | 56,14 | |
Carta | 112,97 | |
Vetro | 74,96 | |
Acciaio | 65,16 | |
Alluminio | 86,78 | |
Metallo sopra i 5 litri | 28,99 | |
Cartoni per bevande | 159,31 | |
Compositi | 229,24 | |
Legno | 44,73 | |
Tessili | 44,73 | |
Altri materiali | 229,24 | |
Imballaggi di trasporto e industriali /commerciali | ||
Plastica | 23,68 | |
Cartone ondulato | 13,01 | |
Carta | 13,01 | |
Acciaio | 19,89 | |
Allumnio | 19,89 | |
Vetro | 74,96 | |
Compositi | 23,68 | |
Legno | 13,26 | |
Tessili | 13,26 | |
Altro | 23,68 |
2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 Cambio valuta a gennaio 2012 1€ = 4,32 LEI | 2013 | 2014 Cambio valuta a gennaio 2014 1€ = 4,50 LEI | |
Vetro | 16,10 | 16,00 | 16,30 | 18,01 | 19,69 | 19,32 | 17,94 |
PET | 22,10 | 21,20 | 21,50 | 31,19 | 33,34 | 32,71 | 28,42 |
Altre plastiche | 10,70 | 11,40 | 11,70 | 12,63 | 14,59 | 32,71 | 12,66 |
Metalli | 8,00 | 9,90 | 10,30 | - | - | - | - |
Acciaio | - | - | - | 11,15 | 12,47 | 12,23 | 11,97 |
Alluminio | - | - | - | 23,35 | 30,99 | 30,40 | 28,83 |
Carta e cartone | 9,40 | 13,00 | 13,30 | 13,27 | 14,59 | 14,31 | 12,43 |
Legno | 8,00 | 10,30 | 10,50 | 11,15 | 10,83 | 13,08 | 12,24 |
2010 - 2013 | 2014 | |
Vetro (imballaggi di vendita) | 38,00 | 36,00 |
Carta e cartone (imballaggi di vendita) | 87,00 | 87,00 |
Carta e cartone (imballaggi di trasporto) | 57,00 | 57,00 |
PET (imballaggi di vendita) | 71,00 | 68,00 |
Altre plastiche (imballaggi di vendita) | 112,00 | 112,00 |
Plastiche (imballaggi di trasporto) | 53,00 | 53,00 |
PVC | - | - |
Metalli | 79,00 | - |
Alluminio | - | 72,00 |
Ferro e acciaio | - | 77,00 |
Legno | 57,00 | 53,00 |
Altri materiali | 53,00 | - |
Altri materiali (tessil, raffia, ecc.) | - | 53,00 |
Altri materiali non riciclabili | - | 120,00 |
Compositi (carta/plastica, carta/plastica/alluminio) | 43,00 | 43,00 |
Altri compositi | 99,00 | 99,00 |
Rifiuti pericolosi di imballaggio | 600,00 | 600,00 |