Una caratteristica comune a tutti i Compliance scheme europei è la scarsa diffusione di dati economico/finanziari sulla loro gestione. In linea di massima si trovano pochi elementi, riportati essenzialmente da osservatori o articoli di studio, mai fonti dirette dei sistemi stessi.
Appare comunque chiaro che le differenze congenite nelle diverse strutture non consentirebbero comunque di effettuare paragoni tra i Paesi. Tra le caratteristiche che condizionano maggiormente i “conti” dei sistemi ricordiamo:
• l’inquadramento normativo, cioè gli obblighi di legge per il funzionamento dei Compliance scheme autorizzati alla gestione degli imballaggi domestici,
• presenza di un unico Compliance scheme o di numerosi sistemi in concorrenza,
• tipologie di imballaggi gestiti (flussi domestici, flussi industriali/commerciali, entrambi),
• struttura societaria (entità con finalità di servizio pubblico non profit, ovvero società privata) .
Sono stati selezionati tre paesi che hanno in comune l’esistenza di un solo Compliance scheme di riferimento per gli imballaggi domestici, l’obbligo e tutti organismi senza scopo di lucro: Francia, Spagna e Austria. Si tratta comunque di realtà non comparabili, essendo ad esempio:
- l’Austria un sistema duale, che copre interamente i costi della raccolta ed è proprietario dei materiali,
- la Francia un sistema integrato, non duale, che comunque è valutato coprire i costi delle raccolte quasi al 90%, e che si offre di acquistare i materiali dalle Autorità locali (opzione facoltativa),
- la Spagna un sistema integrato, non duale che copre il solo delta costo delle differenziate e, marginalmente, si occupa della vendita dei materiali raccolti,
- in Austria i Compliance scheme gestiscono sia il flusso dei domestici che degli industriali /commerciali, mentre Francia e Spagna si occupano degli imballaggi domestici e assimilati.