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Focus - Struttura e flussi finanziari dei Compliance scheme

 

Ultimo aggiornamento: giugno 2014

Una caratteristica comune a tutti i Compliance scheme europei è la scarsa diffusione di dati economico/finanziari sulla loro gestione. In linea di massima si trovano pochi elementi, riportati essenzialmente da osservatori o articoli di studio, mai fonti dirette dei sistemi stessi.
Appare comunque chiaro che le differenze congenite nelle diverse strutture non consentirebbero comunque di effettuare paragoni tra i Paesi. Tra le caratteristiche che condizionano maggiormente i “conti” dei sistemi ricordiamo:

• l’inquadramento normativo, cioè gli obblighi di legge per il funzionamento dei Compliance scheme autorizzati alla gestione degli imballaggi domestici,

• presenza di un unico Compliance scheme o di numerosi sistemi in concorrenza,

• tipologie di imballaggi gestiti (flussi domestici, flussi industriali/commerciali, entrambi),

• struttura societaria (entità con finalità di servizio pubblico non profit, ovvero società privata) .

Sono stati selezionati tre paesi che hanno in comune l’esistenza di un solo Compliance scheme di riferimento per gli imballaggi domestici, l’obbligo e tutti organismi senza scopo di lucro: Francia, Spagna e Austria. Si tratta comunque di realtà non comparabili, essendo ad esempio:

-  l’Austria un sistema duale, che copre interamente i costi della raccolta ed è proprietario dei materiali,

- la Francia un sistema integrato, non duale, che comunque è valutato coprire i costi delle raccolte quasi al 90%, e che si offre di acquistare i materiali dalle Autorità locali (opzione facoltativa),

- la Spagna un sistema integrato, non duale che copre il solo delta costo delle differenziate e, marginalmente, si occupa della vendita dei materiali raccolti, 

- in Austria i Compliance scheme gestiscono sia il flusso dei domestici che degli industriali /commerciali, mentre Francia e Spagna si occupano degli imballaggi domestici e assimilati.