ll Packaging Act stabilisce i criteri secondo i quali le autorità ceche riconoscono e autorizzano un Compliance Scheme alla gestione degli imballaggi per conto dei propri associati.
In particolare è stabilito che nessun azionista può detenere più del 33% del capitale sociale e che nessun socio può gestire direttamente attività di Waste Management.
L’autorizzazione è rilasciata per periodi non superiori ai 10 anni e in essa sono esplicitati gli specifici target applicati agli imballaggi rappresentati. Sono sempre previsti gli obblighi di informazione alla cittadinanza, nonché le modalità di reporting. Vengono inoltre previsti tutti i casi in cui l’autorizzazione può venir negata o ritirata.
Con le modifiche apportate al Packaging Act nel 2006 è stato abrogato l’articolo che obbligava l’organizzazione autorizzata ad avere la propria sede centrale nella Repubblica Ceca, cosa che evidentemente doveva aprire la strada al possibile riconoscimento di Compliance Scheme stranieri. Tuttavia, nel 2015 Interseroh si è vista respingere la richiesta di autorizzazione per operare come Compliance scheme nella Repubblica Ceca: secondo il Ministero dell'Ambiente, Interseroh non soddisfava le condizioni dettate dalla legge per ottenere l'autorizzazione richiesta (mancanza di accesso a una rete di raccolta, un accordo per utilizzare il sistema di raccolta esistente, ecc.). Interseroh ha intenzione di ricorrere in giudizio ricorso contro la decisione del Ministero.
Fin'ora, dunque, nella Repubblica Ceca è in funzione un unico Compliance Scheme: EKO-KOM.
Sin dal 1999 era operante nella Repubblica Ceca un accordo volontario tra CICPEN (Czech Industrial Coalition for Packaging and the Environment) e il Governo per avviare la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio secondo i dettati della prima Direttiva. Tale accordo aveva dato vita nel 1997 a EKO-KOM, una organizzazione privata poi formalmente riconosciuta secondo le regole imposte dal Packaging Act del 2001.
EKO-KOM è una società per azioni non profit, autorizzata a gestire sia i rifiuti di imballaggio domestici che industriali/commerciali, che sono sottoposti però a contributi molto diversi. A marzo del 2012, l'autorizzazione è stata rinnovata fino al 2020.
Il Compliance Scheme ha da sempre focalizzato l’attenzione sugli imballaggi domestici e coopera con le Autorità Locali per lo sviluppo delle raccolte e dell’avvio a riciclo, che è sotto la loro responsabilità. Per queste operazioni vengono riconosciuti alle stesse dei corrispettivi variabili. Per maggiori informazioni vedi la voce “Posizione Autorità locali”.
È da notare che chi aderisce a EKO-KOM deve dichiarare tutti gli imballaggi che tratta (non può gestire gli imballaggi di trasporto fuori dal sistema). Per la raccolta dei rifiuti di imballaggio industriali /commerciali, il Compliance Scheme stipula accordi con soggetti terzi.
I risultati ottenuti da EKO-KOM negli anni 2012 - 2014 sono stati i seguenti :
2012 | 2013 | 2014 | |
Percentuali di riciclo | Percentuali di riciclo | Percentuali di riciclo | |
Vetro | 82% | 76% | 73% |
Plastica | 65% | 67% | 67% |
Carta/Cartone | 85% | 87% | 89% |
Metalli | 63% | 56% | 62% |
Legno | - | - | - |
Cartoni per bevande | 20% | 21% | 21% |
Totale | - | - | 75% |
Il prelievo del contributo per materiale avviene con un meccanismo molto simile a quello italiano, con la differenza che il punto di prelievo non è stabilito in modo rigido, ma è frutto di un accordo interno tra gli operatori della filiera. In pratica, ogni settore o comparto può decidere in che punto effettuare il pagamento, senza che vi sia doppia imposizione sugli stessi imballaggi.
Se, ad esempio, è il Produttore di imballaggi a pagare il contributo, questo viene esposto in fattura (separatamente) e quindi rimborsato dal Filler, che a sua volta può rivalersi in termini di costo sull’anello successivo, indicando nella propria fattura che il contributo è stato assolto. In teoria quindi qualunque operatore può assolvere all’obbligo, liberando gli altri soggetti; gli oneri si ridistribuiscono sui prezzi, o in modo evidente (importo in fattura) o in modo fattuale (se è il soggetto a valle a pagare, i suoi fornitori gli concederanno uno sconto proporzionale).
Nota bene: tutti gli operatori della packaging chain sono tenuti ad associarsi a EKO-KOM e a effettuare dichiarazioni sull’immesso al consumo in cui si evidenziano i quantitativi per i quali il singolo soggetto ha pagato il contributo e quelli per i quali il contributo è assolto da altri. Ogni impresa viene identificata attraverso l’attribuzione di un codice.
EKO-KOM tende a incoraggiare i produttori di imballaggi a farsi carico del pagamento per le forniture piccole o occasionali.
Un canone forfettario è previsto per le piccole imprese ed è di 1000 CZK (37 euro) annui.
La legge esenta i produttori che immettono sul mercato meno di 300 kg di imballaggi annui e il cui fatturato annuo è inferiore a CZK 4,5 milioni (165.000 euro).
Tuttavia, se le piccole imprese decidono di aderire a EKO-KOM, sono tenuti a pagare 800 CZK (29 euro) al Fondo statale ambientale, più il canone annuo forfettario.
EKO-KOM aderisce al Punto Verde, e l’apposizione del marchio è facoltativa.
Dal 1° aprile 2011 EUR/t | ||
Imballaggi di vendita | Plastica soft (flessibile) | 191,00 |
Plastica rigida (≤ 5 litres) | 191,00 | |
Plastica rigida (> 5 litres) | 143,00 | |
Cartone ondulato | 50,00 | |
Carta | 101,00 | |
Vetro | 67,00 | |
Acciaio | 58,00 | |
Alluminio | 77,00 | |
Metallo sopra i 5 litri | 26,00 | |
Cartoni per bevande | 142,00 | |
Compositi | 205,00 | |
Legno | 40,00 | |
Tessili | 40,00 | |
Altri materiali | 205,00 | |
Imballaggi di trasporto e industriali /commerciali | ||
Plastica | 21,00 | |
Cartone ondulato | 12,00 | |
Carta | 12,00 | |
Acciaio | 18,00 | |
Allumnio | 18,00 | |
Compositi | 21,00 | |
Legno | 12,00 | |
Tessili | 12,00 | |
Altro | 21,00 |