Legenda: le evidenziazioni in rosso indicano le novità intervenute, rispetto agli anni precedenti.
SU SINGOLE TIPOLOGIE DI IMBALLAGGIO | |||||||
Shopper | Stoviglie monouso | Pellicola | Foglio in alluminio | Contenitori solventi, colle e inchiostri | Contenitori per bevande | ||
Austria | |||||||
Belgio | • | • | • | • | • | • | 1) |
Finlandia | • | 2) | |||||
Francia | • | 3) | |||||
Germania | |||||||
Grecia | |||||||
Irlanda | • | 4) | |||||
Italia | |||||||
Lussemburgo | |||||||
Paesi Bassi | |||||||
Portogallo | 5) | ||||||
Regno Unito | • | 6) | |||||
Spagna | |||||||
Svezia |
CASI SPECIALI | |||
A favore di enti locali per la raccolta | Su tutti gli imballaggi (a fine prevenzione) | ||
Austria | |||
Belgio | |||
Finalndia | |||
Francia | |||
Germania | |||
Grecia | |||
Irlanda | • | 4) | |
Italia | |||
Lussemburgo | |||
Paesi Bassi | |||
Portogallo | • | 5) | |
Regno Unito | | ||
Spagna | |||
Svezia |
1) In Belgio è vigente una ecotassa su singole tipologie di imballaggio. Sono tassati anche i contenitori per bevande.
2) In Finalndia è è in vigore una tassa che colpisce sia gli imballaggi refillable che i non refillable per tutti i tipi di bevande (ad esclusione dei cartoni), esentando però gli imballaggi sottoposti a deposito cauzionale e gestiti da una Producer Organization.
3) In Francia, nel dibattito che si è sviluppato sulla scia della Loi Grenelle, sono stati presi in esame numerosi provvedimenti che valutavano l’opportunità di tassare un certo numero di prodotti usa-e-getta. Rispetto ai prodotti assimilati agli imballaggi, si è discusso di stoviglie in plastica, di nastri adesivi e di etichette. La tassa avrebbe dovuto comportare un aumento del prezzo al consumo del 20%. Una notevole azione di lobbying ha fatto scartare tutte le merceologie, ad esclusione dei bicchieri in plastica dei distributori automatici. A quel punto il governo ha deciso di non procedere nemmeno su questo unico prodotto. Ciononostante, Eco-Emballage ha stabilito un fee ad hoc per questa merceologia. La Francia ha inoltre adottato una Taxe générale sur les activités polluantes (TGAP), che ha stabilito oneri crescenti (dal 2009 al 2015) per le attività inquinanti, con particolare riferimento ai costi della messa in discarica e dell’incenerimento.
Il comitato per la fiscalità ecologia, che ha dato vita alla TGAP, si è concentrato anche sui sacchetti di plastica monouso. Dal 1° gennaio 2014 i produttori e importatori di shopper monouso (le cui specifiche caratteristiche devono ancora essere definite da un decreto attuativo) dovranno pagare una tassa pari a 10 euro a Kg, e cioè circa 6 centesimi di euro a sacchetto.
4) In Irlanda c’è una tassa ambientale sugli shopper in plastica, i cui proventi, insieme a quelli della imposizione sulle discariche, va ad alimentare un Fondo Ambientale che si fa carico dei costi di riciclo e di una partecipazione alle iniziative delle Autorità locali,
5) In Portogallo esiste una tassa sui rifiuti (non sui rifiuti di imballaggio) che va a coprire i costi amministrativi sostenuti dagli enti locali per monitorare le raccolte di certe tipologie di rifiuto. Rispetto agli imballaggi, questa tassa viene pagata solo sulla differenza tra le tonnellate di rifiuti di imballaggio prodotte e quelle recuperate.
6) Nel Regno Unito, le quattro Nazioni costitutive hanno agito indipendentemente dal Governo centrale riguardo l'introduzione della tassa sui sacchetti di plastica. Il Galles l'ha introdotta nel 2011, l'Irlanda del Nord nel 2013, la Scozia nel 2014 e l'Inghilterra sta discutendo se introdurla a partire dal 2015.