Legenda: le evidenziazioni in rosso indicano le novità intervenute, rispetto agli anni precedenti.
FORMULE DI GESTIONE | |||||
Compliance scheme dedicati | Medesimo Compliance Scheme Domestici | Gestione affidata al libero mercato | Nessuna distinzione di sistema | ||
Austria | • | • | 1) | ||
Belgio | • | 2) | |||
Finlandia | • | • | 3) | ||
Francia | • | 4) | |||
Germania | • | 5) | |||
Grecia | • | 6) | |||
Irlanda | • | 7) | |||
Italia | • | • | |||
Lussemburgo | • | ||||
Paesi Bassi | • | 8) | |||
Portogallo | • | • | 9) | ||
Regno Unito | • | 10) | |||
Spagna | • | 11) | |||
Svezia | • | 12) |
1) In Austria, oltre a 3 Compiance Scheme dedicati (EVA, Bonus Holsystem e GUT), anche ARA gestisce gli Industriali e Commerciali, con contributi più bassi dei Domestici. In quest’ambito sono stati istituiti anche i “Grandi Detentori”, cioè aziende che generano grandi quantità di rifiuti e che assumono in proprio la responsabilità del recupero e riciclo esonerando così i propri fornitori.
2) In Belgio il Compliance Scheme dedicato (Val-I-Pac) opera in stretta collaborazione con il Compliance Scheme per i Domestici (FOST-Plus), ma applica contributi molto più bassi, tanto che svolge prevalentemente funzioni amministrative e di coordinamento.
3) In Finlandia il sistema non distingue tra imballaggi di provenienza domestica e non domestica e l’unico Compliance Scheme (PYR) gestisce entrambi.
4) In Francia la responsabilità degli imballaggi Industriali e Commerciali è affidata all’Utilizzatore finale che si accorda “in modo contrattualmente comprovabile” con operatori privati. Vengono assimilati ai domestici i rifiuti di imballaggio industriali e commerciali prodotti in quantità inferiori a 1.100 litri/settimana.
5) In Germania numerosi Compliance scheme si occupano settorialmente degli industriali commerciali, e anche l’ex monopolista degli imballaggi domestici (DSD), ha iniziato a trattarli. Ma soprattutto si sta sempre più allargando il ricorso alle “Branch solution”, soluzioni di nicchia attraverso le quali si è esentati dalla partecipazione ad un sistema duale quando gli imballaggi vengono raccolti dai consumatori finali nei siti commerciali. Esistono numerose Branch solution anche per identiche tipologie di imballaggio: in pratica tutti i sistemi duali organizzano anche queste filiere di raccolta e riciclo.
6) In Grecia il Compliance Scheme (HERRCo) ha responsabilità per tutti gli imballaggi e sta gradualmente implementando la gestione degli Industriali e Commerciali, per i quali adotta convenzioni con costi scaglionati in ragione dei quantitativi.
7) In Irlanda il Compliance Scheme (Repak) gestisce tutti i rifiuti di imballaggio. Per gli industriali commerciali, stipula accordi con operatori indipendenti di raccolta e recupero/riciclo.
8) Nei Paesi Bassi la gestione degli industriali / commerciali è affidata agli end user.
9) In Portogallo il Compliance Scheme principale (SPV) gestisce anche gli Industriali e Commerciali, promuovendo accordi con una rete di Contractor autorizzati. Esistono anche Compliance Scheme dedicati rivolti ai settori della ristorazione (Verdoreca), dell’industria farmaceutica (Valormed) e dell’industria fitosanitaria (Valorfito).
10) Nel Regno Unito il sistema non opera alcuna distinzione tra imballaggi di provenienza domestica e non domestica. I numerosi Compliance Scheme (il principale è Valpak) non gestiscono i materiali, ma acquistano per conto dei propri associati i certificati di riciclo PRN, che costituiscono l’obbligo delle aziende.
11) In Spagna gli imballaggi Industriali e Commerciali sono di responsabilità degli End user. Poiché però vengono considerati domestici tutti gli imballaggi che confluiscono nelle raccolte urbane, i Compliance scheme gestiscono anche quelli che diventano rifiuti nei negozi, nei bar, negli uffici, ecc. (secondo il concetto di ‘assimilazione’ che vige anche in Italia).
12) In Svezia il sistema non distingue tra imballaggi di provenienza domestica e non domestica e le Associazioni dei Materiali (coordinate nel RepaSystem) gestiscono anche gli Industriali e Commerciali.
(Euro/tonnellata) Riferimento 2013 | |||||||
Acciaio | Alluminio | Carta/ Cartone | Legno | Plastica | Altri | Note | |
Austria | 85,00 | - | 33,00 | 7,00 | 90,00 | ||
Belgio | - | - | - | - | - | ||
Finalndia | 5,00 | - | 2,00 | 0,50 | - | ||
Francia | Fee calcolato in base a più elementi | ||||||
Germania | Valori di mercato | ||||||
Grecia | 10,00 | 8,80 | 1,50 | 2,00 | 35,00 | ||
Irlanda | - | - | - | 20,85 | - | ||
Italia | - | - | - | 8,0 | - | ||
Lussemburgo | - | - | 14,50 | 14,50 | - | 39,50 | |
Paesi Bassi | - | - | - | 21,20 | - | ||
Portogallo | 24,40 | 49,40 | 7,00 | 9,10 | 23,80 | 55,00 | |
Regno Unito | Valori di mercato | ||||||
Spagna | - | - | - | 21,00 | - | ||
Svezia | 4,5-46,54 | 1,16 | 3,49 | - | 11,63 | 1) |
1) In Svezia il contributo per i materiali in acciaio di provenienza industriale/commerciale è previsto per i fusti di acciaio (4,5 euro/tonn.), la lamiera d'acciaio (26,76 euro/tonn.) e la banda e il fili d'acciaio (46,54 euro/tonn.).