I principali obblighi di un Compliance Scheme autorizzato sono definiti in Austria dalla legge sulla gestione dei Rifiuti.
Emendata nel 2014 per assicurare una cornice di buona concorrenza tra diversi Compliance scheme, la legge stabilisce le modalità con le quali richiedere l’autorizzazione al Ministero e le condizioni necessarie per ottenerla.
Nonostante nelle nuove norme sia sottolineata con precisione la differenza tra gli imballaggi del flusso domestico e quelli del flusso commerciale, in pratica l’iter per la richiesta di autorizzazione non è differente per i due casi.
Le richieste devono indicare il tipo, scopo e durata del sistema proposto, le tipologie di rifiuti e di materiali trattati, le licenze acquisite, le modalità e le frequenze delle raccolte, le attività di prevenzione proposte. Devono inoltre essere fornite informazioni sulla struttura proprietaria, nonché l’impostazione economica e finanziaria dei diversi settori che l’organizzazione si prefigge di coprire.
L’autorizzazione è concessa per 10 anni. Dal gennaio 2015 tutti i Compliance scheme autorizzati devono pubblicare l’elenco dei propri partecipanti (classificati per settore), i propri fee e le proprie attività.
Le finalità ultime delle organizzazioni che vengono autorizzate non sono variate, e possono così essere sintetizzate:
• raggiungere gli obiettivi di raccolta/recupero e gli obiettivi di riciclaggio per gli imballaggi da esso rappresentati;
• predisporre tutte le infrastrutture necessarie a far fronte alla domanda di raccolta e recupero;
• garantire costi ragionevoli di raccolta e recupero;
• calcolare le contribuzioni a carico dei soggetti obbligati in modo tale che riflettano i costi reali di raccolta e recupero;
• documentare i quantitativi di materiali raccolti e riciclati, nonché i nominativi dei propri associati alle autorità competenti, unitamente a un Report sulle proprie attività e sugli aspetti finanziari.
• Il Compliance scheme autorizzato per i rifiuti domestici deve organizzare le raccolte per ciascuna delle categorie per cui ha ottenuto la autorizzazione e per la quota di mercato che gli è stata confermata. E in rapporto a tali quote deve garantire gli obiettivi di riciclo.
• I Fee – stabiliti da ogni Compliance scheme per ogni categoria di imballaggi secondo principi uniformi – devono essere pubblicati sul sito. Non sono concesse pattuizioni con le singole aziende.
• I Fee devono basarsi su calcoli di costo trasparenti, calcolando sia i costi delle raccolte separate sia la quota delle quote miste delle raccolte municipali, le spese per i trattamenti e il riciclo.
• I Compliance scheme devono richiedere report specifici agli associati: annuali, trimestrali, mensili, secondo le fasce di fee attesi dalle aziende.
• Ogni nuovo Compliance scheme, al terzo anno di funzionamento deve raggiungere almeno la quota di mercato del 5% di almeno una categoria di imballaggi domestici, pena la revoca dell’autorizzazione.
Categorie di rifiuti domestici stabilite dalla legge per la formulazione dei fee e l’organizzazione delle raccolte
Categorie di raccolta | Categorie di fee |
Carta | Imballaggi domestici in carta |
Vetro | Imballaggi domestici in vetro |
Metalli | |
Imballaggi domestici in metalli ferrosi | |
| Imballaggi domestici in alluminio |
Frazione leggera | |
Imballaggi domestici in plastica | |
Cartoni per bevande, imballaggi domestici | |
Altri compositi, imballaggi domestici | |
Ceramiche | Imballaggi domestici |
Legno | Imballaggi domestici |
Tessili | Imballaggi domestici |
Materiali biodegradabili | Imballaggi domestici |
L’adesione ad un sistema di gestione degli imballaggi usati commerciali e industriali è sempre volontaria (e perciò non è del tutto corretto definirli Compliance Scheme). Il rapporto che si stabilisce tra una azienda e il Sistema è di tipo contrattuale. Il sistema deve garantire le raccolte attraverso contractors che ritirano i materiali o presso punti di raccolta.
Nel campo degli imballaggi commerciali sussiste quindi pienamente la self compliance.
I Sistemi di gestione devono rispettare le stesse regole dei Compliance scheme in materia di definizione dei fee, trasparenza dei costi, report, ecc. Va notato che anche in questo caso non sono ammesse contrattazioni sui fee.
Annualmente i Sistemi devono comunicare al Ministero:
• i dati su tutti i produttori partecipanti al sistema, i fee raccolti, i materiali raccolti,
• l’indicazione, per ogni quantitativo di materiale raccolto, di come e dove è stato riciclato o recuperato.
Categorie di rifiuti commerciali stabilite dalla legge per la formulazione dei fee
Categoria di raccolta | Categorie di fee |
Carta | Imballaggi commerciali in carta |
Vetro | Imballaggi commerciali in vetro |
Metalli | |
Imballaggi commerciali in metalli ferrosi | |
Imballaggi commerciali in aluminio | |
Plastica | Imballaggi commerciali |
EPS | Imballaggi commerciali |
Cartoni bevande | Imballaggi commerciali |
Altri compositi | Imballaggi commerciali |
Ceramiche | Imballaggi commerciali |
Legno | Imballaggi commerciali |
Tessili | Imballaggi commerciali |
Materiali biodegradabili | Imballaggi commerciali |
Nel gennaio del 2015, il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato l'elenco dei Compliance scheme autorizzati secondo le nuove regole entrate in vigore lo stesso anno.
Oltre al Compliance scheme ARA, sono stati autorizzati a gestire gli imballaggi domestici anche a:
• Bonus Holsystem, per tutti i materiali
• Reclay UFH, per il vetro, i metalli e la frazione leggera
• Interseroh Austria, per il vetro, i metalli e la frazione leggera. Potrà gestire anche la carta, ma a partire dal aprile 2015
Il Compliance scheme GUT potrà continuare ad operare come nel passato, ma solo per i clienti già acquisiti e proveniente principalmente dal settore della ristorazione.