
I  sistemi  europei dedicati agli imballaggi domestici si sono  storicamente basati  sulla identificazione di 5/6 materiali base,  rispetto ai quali sono  state costruite inizialmente sia la gestione che  il meccanismo di  prelievo.
Negli ultimi anni è però andata  accentuandosi la tendenza a  introdurre ulteriori classificazioni, che  prendono in esame sia  materiali speciali che combinazioni di materiali,  oppure tipologie di  imballaggi che risultano uniformi rispetto allo  scopo ma non rispetto al  materiale. 
Così, accanto a carta,  plastica, vetro, acciaio,  alluminio e legno – quasi sempre presenti –  a  seconda dei differenti  contesti è andato creandosi un repertorio di  materiali o di mix di  materiali diversa natura. Predomina, per  diffusione, la categoria degli  “altri imballaggi recuperabili”  (definiti per differenza rispetto ai  materiali singoli prevalenti nel  sistema), e per converso quella degli  “altri imballaggi non  recuperabili”. Sono presenti in molti paesi i  “Materiali compositi”,   cui sono dedicate specifiche filiere di  recupero, mentre una  minoranza  di Paesi dedica attenzione agli  imballaggi biodegradabili o naturali,  che sono diversamente definiti a  seconda di modalità non sempre facili  da decifrare (abbiamo mantenuto le  diciture il più possibile vicine al  significato originale, con note  dove necessario). 
Vi sono poi i  raggruppamenti di materiali  diversi che hanno in comune la  destinazione d’uso: ad esempio i  “Contenitori per bevande” (che possono  essere in vetro, alluminio,  compositi), spesso anche in presenza della  voce “Cartoni per bevande”,  che designa una filiera molto particolare.
In  altri casi esistono  delle tipologie che potremmo definire di  semplificazione, come ad esempio “Farmaci”,  “Giornali” (nei casi in cui  la raccolta della carta grafica è assimilata a carte e cartoni  d'imballaggio e i produttori pagano un fee)  e “Imballaggi di servizio”  (cioè i sacchetti di carta o di  plastica che vengono forniti agli  acquirenti nei punti vendita).
Nelle  tabelle riportate nelle  voci del menu di sinistra è stata rappresentata una sintesi di tutte le   principali varianti presenti in Europa, tenendo sempre distinti i Paesi   “storici” da quelli “entranti”. 
Si tratta di 
8 “materiali base”  (+ 2 per i paesi che distinguono le plastiche e i metalli non utilizzati per i contenitori di bevande)
8 “altri materiali e compositi”
8 “tipologie particolari”
Ricordiamo che sia i materiali che le tipologie presentate si riferiscono esclusivamente agli imballaggi domestici.